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Mentre negli USA oggi è calma piatta, complice il Labor Day che tiene le borse chiuse, dal Giappone arrivano altre notizie di acquisti. Metaplanet, una Strategy giapponese in sedicesimo, ha infatti comunicato l’acquisto di altri 112 milioni di dollari in $BTC. Con questo acquisto il gruppo supera soglia 20.000 BTC in cassa. Non è però la notizia più importante per il gruppo.
È stato infatti annunciato un piano che prevede l’emissione aggiuntiva di azioni ordinarie e anche di azioni privilegiate, seguendo ancora una volta gli schemi e le strategie che sono in verità utilizzate già da Strategy con un discreto successo.
Metaplanet o Microplanet?
Metaplanet è una società di diritto giapponese che è ad oggi la sesta tra le società quotate su scala globale per numero di Bitcoin detenuti a bilancio. L’azienda però – proprio come Strategy, sta incontrando progressivamente problemi a finanziarsi tramite l’emissione di azioni ordinarie o tramite strumenti di debito e ha annunciato per questo motivo il passaggio a una nuova strategia.
Saranno emesse azioni privilegiate perpetue, che dovrebbero includere un pagamento più alto di eventuali dividendi. Una prima possa alla Strategy per continuare a raccogliere capitali e per completare un piano di aumento delle dotazioni in BTC molto ambizioso.
Cosa significa per il mercato?
Significa che il percorso tracciato da Strategy sarà seguito da tutte le aziende o quasi che stanno operando nel settore DAT. E quindi che la diluizione degli azionisti sarà sempre o quasi preferita al fermarsi con gli acquisti, almeno fino a quando certe offerte troveranno compratori disposti a metterci il proverbiale grano.
Una scelta quella di Metaplanet che potrebbe essere non l’ultima di questo tipo: c’è la possibilità di espandere certe offerte come ha fatto già l’azienda di Michael Saylor, puntando a quanto viene ad esempio offerto anche da azioni privilegiate o convertibili di tipo diverso.
Tutto questo mentre anche su altre criptovalute, in particolare Ethereum e Solana continua l’arrivo di aziende che si sono convertite al DAT, ovvero che sono diventate delle Digital Asset Treasuries, aziende che non hanno alcuna ragion d’essere se non il tentativo di acquistare sempre più crypto.
Una strategia che fino ad oggi, per diverse società, ha funzionato. Il sistema però, vedi la quotazione di Metaplanet in borsa, comincia a presentare qualche dubbio. O meglio, a piacere meno in borsa. Dal suo massimo di giugno il titolo di Metaplanet – che è quotato alla borsa di Tokyo, ha perso oltre il 50%.
