Bitcoin a 1 MILIONE: parla l’exchange appena quotato al NASDAQ

È stata la settimana della quotazione di Gemini – exchange crypto americano – in borsa. Una quotazione che ha permesso ai fondatori dell’exchange, i gemelli Winklevoss, di avere un ampio palcoscenico anche per parlare di Bitcoin e crypto. Non poteva mancare la previsione delle previsioni, ovvero quel milione di dollari che BTC, senza dubbio alcuno per diversi operatori, raggiungerà.

Cifra tonda che fa gola, che ha un forte impatto mediatico e che è tornata a occupare le prime pagine di diverse testate che si occupano di criptovalute e mercati. Ma quanto ha senso come previsione? E soprattutto, quando arriveremo al benedetto traguardo?

Gemini ci crede: Bitcoin a 1 milione

Non è la prima volta che sentiamo parlare di Bitcoin a 1 milione. Soltanto tenendo conto degli ultimi 5 mesi, abbiamo visto prima Arthur Hayes, fondatore di BitMEX, poi Brian Armstrong, fondatore di Coinbase e poi ancora Eric Trump, il figlio di Trump più coinvolto nel mondo crypto.

Per non essere da meno, tralaltro durante la settimana che ha visto la quotazione dell’exchange in borsa, anche i gemelli Winklevoss hanno ribadito questa previsione molto bullish.

Il palcoscenico è quello delle grandi occasioni, ovvero da CNBC, uno dei canali televisivi finanziari più importanti del mondo. Una previsione che però è stata accompagnata anche da altro:

Bitcoin distruggerà l’oro.

Affermazione molto forte durante quella che è una delle fasi più bullish di sempre per il metallo prezioso, del quale continuano a fare incetta diverse banche centrali e che è stato forse la vera sorpresa di questo ciclo. O meglio, questo è quanto hanno riportato diverse testate, mentre in realtà i gemelli Winklevoss hanno espresso un parere più articolato.

Pensiamo davvero che ci sia un 10x semplice da qui. È ancora presto [per chi non è entrato in BTC, NDR] e credo che tra 10 anni guarderemo a questo momento e diremo: “wow, era soltanto l’inizio”. Siamo solo al primo inning, perché vediamo Bitcoin a 1 milione, se batterà l’oro. E noi crediamo che Bitcoin sia oro 2.0.

Qualche previsione peggiore

Cameron Winklevoss non è stato completamente bullish su Bitcoin, almeno per quanto riguarda le funzionalità.

Non crediamo che Bitcoin sia una valuta per le transazioni. Non paghi un caffè con l’oro.

È la vittoria, quasi definitiva, di chi crede che Bitcoin debba sedere nei portafogli muovendosi il prima possibile. Qualcosa di distante da quanto forse voleva anche il suo fondatore.

È però questa la narrativa portata avanti dal big, a partire da BlackRock, e che non dispiace a un’ala del movimento di appassionati. Sarà davvero così? Oppure ci troveremo nelle condizioni di dover utilizzare Bitcoin al posto dei sistemi tradizionali di pagamento, oppure anche delle stablecoin.