Quando il gioco si fa duro, il monopolista della forza inizia, inevitabilmente, a picchiare. O a minacciare di farlo. Non riuscendo a sopprimere con altri metodi la preferenza dei propri cittadini per le stablecoin, Bank of England sta proponendo un tetto massimo tra le 10.000 e le 20.000 sterline in stablecoin per singolo cittadino.
Più in breve: se dovesse passare la linea di Bank of England (che svolge il ruolo di banca centrale) ogni cittadino britannico e/o residente nel Regno Unito non potrà detenere più di 10-20.000 sterline in stablecoin. Sarebbero regole draconiane, che però potrebbero fare scuola anche dall’altro lato della Manica.
Ebbene sì, stanno arrivando le limitazioni
Nonostante BCE nel continente e Bank of England in Britannia si stiano spendendo per ricordare a tutti che le CBDC sono ciò che la popolazione vuole, almeno dall’altra parte della Manica arriveranno delle restrizioni. O meglio, questo sarebbe il piano di Bank of England, che evidentemente essendo essa stessa poco convinta della propria proposta, ha deciso di tentare il ricorso alla cara, vecchia, indubitabile e irreprensibile forza.
Sì, perché l’idea dell’istituto, che svolge il ruolo di banca centrale nel Regno Unito, è quello di limitare il possesso di stablecoin a 10.000 o 20.000 sterline di controvalore. Per le attività finanziarie invece il limite sarà, più magnanimamente, a 10 milioni di sterline.
Perché? Ça va sans dire, per tutelarsi dai cari vecchi rischi sistemici. Rischi sistemici che nessuno si è mai preoccupato di esplicitare e che vogliono dire, più banalmente, che si deve tutelare l’oligopolio bancario sui depositi.
C’è già una rivolta: Tom Duff Gordon di Coinbase – riporta qui Financial Times – si è già schierato chiaramente contro il provvedimento:
Imporre dei limiti sulle stablecoin è un male per i risparmiatori del Regno Unito, è un male per la City e anche per la Sterlina. Nessun’altra giurisdizione ha ritenuto necessari certi limiti.
Non ancora, Tom. Perché diceva un italianissimo et acutissimo politico italiano che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. L’ipotesi limitazioni a tutela del sistema bancario (il rischio sistemico è per le loro tasche) sono già allo studio in Europa per l’Euro Digitale, e probabilmente saranno discusse anche per la questione stablecoin, ora che si potrà dire vedete? Lo fanno anche nel civilissimo Regno Unito.
Svolta autoritaria
Il punto, al momento, non è neanche l’approvazione o meno di questo provvedimento. Le libertà che le banche centrali si prendono, in Europa, su questioni che dovrebbero coinvolgere i parlamenti non dopo ma prima sono quelle di una tecnocrazia autoritaria, che non deve rendere conto a nessuno proprio perché composta di tecnici. Anche quando decide su questioni squisitamente politiche e che nelle democrazie liberali dovrebbero avere il parlamento come input e non come passacarte.
Ci sarà una resistenza arcigna: vuoi dai gruppi a tutela del contante, vuoi dai gruppi (sempre più nutriti) che hanno in odio le banche, vuoi da quei gruppi commerciali che hanno interessi di vil denaro affinché non ci siano restrizioni di questo tipo.
La spunteremo? Importa davvero poco. Il fatto che le banche centrali si siano trasformate in un conciliabolo politico espressione sempre e soltanto degli interessi delle banche commerciali private è già oltre ciò che una democrazia dovrebbe ritenere tollerabile.
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Ma gli autocrati ed i dittatori non stavano ad est e solo ad est ??? (Russia, Cina, corea del nord ecc.).
Invece ce li abbiamo in casa!!!
R.