Non vi era bastata la Triestina con House of Doge? Ora tocca anche alla Juve Stabia. Il gruppo che controlla la maggioranza del club, Brera Holdings PLC, si trasformerà infatti in Solmate – società che investirà in Solana e dietro la quale ci sono importanti società del mondo crypto (e non). 300 milioni raccolti per una PIPE (più avanti la spiegazione) che saranno investiti nel token $SOL e un Marco Santori, ex Kraken, che diventerà CEO del gruppo.
Un successo, se vogliamo, per Solana e per la sua visibilità, qualche preoccupazione forse per i tifosi che vedono il gruppo di controllo della società trasformarsi in una DAT, ovvero in una società quotata che investe principalmente in criptovalute. Secondo il comunicato di Brera Holdings (ora Solmate), la nuova proprietà/dirigenza continuerà nella gestione delle attività sportive.
Brera Holdings: dal calcio alle crypto
La storia è molto complicata. La stampa mainstream prenderà quasi certamente diverse cantonate – come già avvenuto con il caso di Dogecoin e Triestina – e quindi sarà il caso di cercare di spiegarla… bene.
- Cos’è successo?
Diversi gruppi molto noti nel modo crypto (e non) hanno raccolto 300 milioni di dollari e hanno deciso di effettuare un PIPE con Brera Holdings. Brera Holdings è una società che controlla diverse società sportive, tra le quali la Juve Stabia.
- Che cos’è un PIPE?
Si tratta di un meccanismo con il quale una società quotata vende azioni privatamente, senza passare dalla borsa. La società in questione, Brera Holdings, è quotata al NASDAQ.
- A cosa serve?
Diversi gruppi di investitori hanno scelto questo meccanismo per rilevare diverse società al Nasdaq in difficoltà o comunque a un passo dal delisting, ovvero dalla rimozione dai listini. Questo perché i vecchi proprietari ottengono denaro, i nuovi investitori una società già quotata, alla quale poi si potrà cambiare nome e anche obiettivo.
- L’anomalia questa volta
Brera Holdings, al contrario di tante società che abbiamo visto finire in questi meccanismi, è una società che ha delle attività, che non era a rischio delisting e che comunque era in salute.
- Chi ha investito?
Dietro non ci sono investitori crypto nel senso stretto del termine, ma diverse società finanziarie di grande spessore. Ha investito infatti ARK di Cathie Wood, gestore di fondi di una certa popolarità negli USA (e che ha all’attivo non solo fondi crypto, ma anche fondi growth). L’intera operazione sarebbe stata sponsorizzata da Pulsar Group, Dubai, e vi sarebbe stata anche la partecipazione della Solana Foundation, la Fondazione svizzera che si occupa della diffusione di Solana e anche degli assegni di ricerca, direttamente collegata con il progetto.
Un’altra DAT su Solana
Al netto delle questioni di cuore e di tifo calcistico, sarà interessante vedere quante altre società “crypto” entreranno nel mondo del calcio (soprattutto italiano).
Tether, la società guidata dall’italiano Paolo Ardoino, detiene più del 10% del capitale della Juventus e soltanto la scorsa settimana è arrivata la notizia dell’acquisto della Triestina da parte di The House of Doge, DAT che investe appunto in DOGE.
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