SEC e FINRA indagano su tesorerie crypto: accuse di insider trading!

È arrivata la crime season? Dipende dai punti di vista. Quel che è certo è che SEC (l’agenzia che vigila sui mercati finanziari USA) e Finra (l’organismo di regolazione indipendente sui broker e gli intermediari) hanno iniziato a indagare su certe operazioni a tema crypto. In particolare, secondo quanto riportato da The Wall Street Journal, si tratterebbe di investigazioni che colpiranno diverse delle oltre 200 DAT nate negli ultimi mesi.

Le DAT sono società quotate che vengono convertite in tesorerie di asset digitali, in società che acquistano crypto tramite capitali raccolti dai nuovi proprietari. La situazione è stata ampiamente ignorata in Italia, se non fosse che un paio di queste società detengono ora quote di maggioranza di due club calcistici professionisti.

SEC e FINRA indagano

The Wall Street Journal ha pubblicato un reportage che afferma che SEC e FINRA starebbero indagando su acquisti e volumi sospetti delle azioni delle società che poi si sarebbero trasformate in DAT. Il meccanismo che SEC sospetta si sia presentato è il seguente:

• Accordo tra i nuovi investitori e i proprietari della società che poi sarà trasformata in DAT;
• Firma di accordo di riservatezza che è necessario in questi casi;
• Nonostante l’accordo di riservatezza, ci sono degli acquisti importanti prima dell’annuncio pubblico dell’accordo;
• Possibile presenza di insider trading, reato di particolare gravità negli USA, che prevede pene importanti (fino a 20 anni di carcere e fino a 5 milioni di dollari di multa), oltre all’obbligo di rifondere eventuali guadagni al 300%.

Non è chiaro quali siano le società DAT che saranno investigate da SEC e FINRA, ma secondo le indiscrezioni sarebbero diverse, dato che in molte presentano dei pattern anomali in termini di prezzi e volumi prima dell’annuncio dell’accordo che le avrebbe trasformate in DAT.

Più di 200

Sono più di 200 le società che sono attive in questo particolare comparto di mercato, che include sia attività rigorose e con investitori visibili e importanti, sia società che invece hanno tentato questa strada senza poi procedere effettivamente ad acquisti. Sarà probabilmente su queste che si concentreranno le prime indagini di SEC e FINRA.

Il tentativo da parte di queste società è stato quello di cavalcare l’onda dei rialzi inevitabile alla comunicazione del tentativo di acquisto di criptovalute di grande interesse da parte della generalità dei mercati.

Basta comunque spulciare tra le quotazioni di diverse delle società DAT per rendersi conto della presenza di anomalie tanto nei volumi quanto nell’andamento dei prezzi, in anticipo poi all’annuncio pubblico di trasformazione in DAT.

È un problema per i mercati?

Dipenderà da quanto diffuse saranno le indagini e dalla formulazione o meno di accuse da parte di SEC e FINRA. In assenza di una lista di società sospette ci sarà soltanto da rimanere alla finestra e attendere ulteriori aggiornamenti da parte delle autorità.

Il meccanismo è stato utilizzato così tante volte da far sospettare anche una regia comune nell’individuazione di società decotte facili da acquisire e da possibilmente resuscitare.

Altro tratto comune delle società che sono state coinvolte in questo tipo di operazioni è l’avviso di delisting da parte delle borse che ne ospitano le azioni. Avviso che arriva quando il prezzo delle azioni rimane sotto 1$ sufficientemente a lungo. Avviso che comporta in genere altre vendite da parte di pochi azionisti rimasti e che rende queste società bersaglio ancora più semplice.

Quanto è grave la situazione?

Storicamente alle lettere inviate da FINRA seguono indagini pervasive riguardanti possibile insider trading. Seguiremo anche sul nostro Canale Telegram l’evoluzione di queste indagini.

Le criptovalute maggiormente detenute da queste azione sono Bitcoin, Ethereum, Solana.