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NARROW BANKING

Stablecoin: una rivoluzione incompresa che cambierà TUTTO il mondo bancario

Gli effetti del tornado stablecoin saranno più importanti di quelli preventivati dagli avversari del mondo crypto.

C’è una parte di accademia e una parte del mondo finanziario privato che continua ad accanirsi contro il mondo crypto – e in particolare quello rappresentato dalle stablecoin. Lo fa, oziosamente, tirando fuori la definizione di moneta da qualche polveroso manuale di economia, puntando l’indice su tutte le incongruenze.

Mentre si sbattono però fortissimamente i piedi a terra, nel tentativo invero disperato di far fermare il mondo per poi possibilmente scendere, l’innovazione arriva, cambia, sconquassa e, come tutte le grandi innovazioni… incontrerà qualche resistenza. Tra chi urla che stiamo bene così come stiamo, e chi tira per la giacca il monopolista della forza a tutela del suo oligopolio, l’innovazione riesce sempre a trovare uno spiraglio. Le conseguenze però saranno molto più importanti di quanto immaginato.

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Il ritorno (o l’arrivo) del narrow banking

Antefatto: diverse grandi banche europee si stanno muovendo per avere una propria stablecoin. Lo sta facendo UniCredit, in un consorzio con altri grandi gruppi. Societe Generale lo ha già fatto. Deutsche Bank lo ha fatto tramite la controllata DWS. Questo nonostante BCE non sia esattamente propensa a lasciare libertà di sviluppo al settore.

Perché ci interessa l’Europa? Perché negli USA il movimento è più importante per dimensioni. In Europa invece si sta sviluppando anche contro il parere di autorità e regolatori. Segno che il genio di cui sopra è davvero fuori dalla lampada – e rimetterlo dentro sarà probabilmente impossibile.

  • Il problema dei depositi

Le banche hanno vissuto con un certo nervosismo l’espansione del settore stablecoin perché oggi poggiano su un modello misto, dove l’istituto da un lato riceve depositi, e dall’altro li presta/investe.

Le stablecoin hanno principi di funzionamento opposti: ricevono denaro e lo parcheggiano in asset molto liquidi e a basso rischio, interrompendo quel ciclo.

Se dovesse prevalere come modello, per le banche sarebbero dolori. Fino ad oggi hanno potuto ricevere depositi senza pagare nulla o quasi al depositante. Da domani potranno continuare a versare poco o nulla, ma senza la libertà di investire in attività redditizie.

Si chiama narrow banking – ed è un po’ il modello che è emerso in DeFi: separazione tra chi gestisce depositi e le piattaforme dove invece è possibile investire denaro.

Un sistema da ripensare

Vi lasciamo con questo modesto input riguardo un tema che andremo a snocciolare più nei dettagli, perché almeno ad avviso di chi vi scrive, non si sono ben intese le conseguenze del modello stablecoin, che le banche dovranno abbracciare, volenti o nolenti.

È anche per questo che BCE spinge sull’Euro Digitale, sul cui ecosistema avrebbe un controllo pressoché totale, potendo così distribuire compiti, gestire regole e cercare impossibili equilibri.

Il narrow banking piace chiaramente di più ai clienti: avrebbero in cassa denaro che è effettivamente backed da asset liquidi e sicuri, togliendo alle banche almeno una fetta della gigantesca torta che riescono a mangiare anche grazie al favore del legislatore.

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Renzo
Renzo
2 mesi fa

Finirà il mondo dei … LADRI …in guanti bianchi????
R.