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È facile essere bullish quando tutti sono bullish. Al netto dell’ottima performance del prezzo, ci sono state però evoluzioni interessanti lungo tutto l’arco crypto – sia a livello istituzionale, sia invece a livello più tecnico. Se è vero che le bull run – o comunque gli spunti rialzisti si nutrono il più delle volte di sentimenti irrazionali e di mera voglia di lasciare gli orsi a piedi, è altrettanto vero che di cose ne sono successe tante.
È un buon momento per tutto il comparto, che continua a riportare vittorie su ogni fronte possibile e immaginabile. In un mondo normale – che potrebbe essere quello in cui viviamo tutti – questo potrebbe riflettersi sugli obiettivi anche in termini di prezzo. Le 5 più importanti le trovi all’interno di questo riassunto, che ti sarà utile per capire anche perché sembra esserci della sostanza dietro questo rinnovato bullish sentiment.
Abbiamo già vinto, ma possiamo probabilmente vincere di più
Ci sgoliamo da mesi, sia qui sia sulla newsletter del direttore Alessio Ippolito – indicando differenze strutturali di questa fase di mercato rispetto ai precedenti cicli. Non siamo più nel mondo dei ce la faremo, ma nel mondo dei ce l’abbiamo fatta. I risultati raggiunti dall’industria sono sotto gli occhi di tutti, per quanto la stampa mainstream continui a ripetere vecchie filastrocche alle quali non crede più nessuno.
- Il sistema contro il sistema
Le più grandi banche europee, quelle che devono fronteggiare un regolatore che sta combattendo, ad avviso di chi vi scrive, una battaglia di retroguardia, hanno deciso di andare per i fatti propri.
Alcune si sono consorziate – qui per saperne di più su UniCredit e ING – altre hanno fatto per conto proprio. Tutte o quasi guardano al mondo stablecoin come futuro dei pagamenti. È qualcosa che soltanto pochi mesi fa sarebbe sembrato impossibile anche soltanto da concepire. Invece siamo già a buon punto. Non vi piacciono le banche? Pazienza. È integrazione, è credibilità, è raggiungere il cuore e il portafogli di chi era più scettico.
- Bitcoin in tanti portafogli che contano
Si può credere che i 2 miliardi dell’ultima settimana per gli ETF siano tutti frutto dell’esposizione di retail. Poi ci si può fermare a riflettere e capire che certi movimenti arrivano anche e soprattutto da investitori più strutturati.
Che magari non credono in Bitcoin quanto ci crediamo noi e voi, ma che si stanno comunque esponendo. Sono capitali importanti, fanno scuola, fanno opinione. E hanno spinto Bitcoin vicino al record anche in assenza quasi totale dei cosiddetti retail.
- Integrazioni sempre più interessanti
Non siamo più nel campo della sperimentazione. Soprattutto negli USA la tecnologia crypto per i pagamenti inizia a essere ovunque. Coinbase oggi ha annunciato l’integrazione con i dispositivi Samsung. Presto la vedremo anche in Europa e in Asia.
Stripe ha lanciato il suo network per le stablecoin, SWIFT sta guardando (per l’ennesima volta) in direzione delle blockchain. Anche su questo fronte vittoria su tutta la linea.
- Trading 24/7 anche sulle piazze tradizionali
Si parte dal CME riguardo i futures crypto – qui la notizia – e presto la cosa si espanderà anche ad altri settori, ovvero quelli con sottostante in piena finanza tradizionale.
Sembra qualcosa di poco conto, ma è un’importantissima vittoria morale del mondo che copriamo ogni giorno su Criptovaluta.it®. I mercati meritano di essere liberati e di adattarsi al volere degli investitori – e non viceversa. Blockchain e crypto sono stati un importante veicolo per arrivare a questo risultato.
- La certezza monetaria contro l’anarchia delle banche centrali
USA, ma non solo. Le decisioni delle banche centrali e dei governi sembrano sempre meno credibili, soprattutto a una generazione che è nata già oberata di debiti senza però aver condiviso la ricchezza che quel debito aveva garantito.
Il re è nudo, direbbero i più poetici. La verità è che una politica monetaria prevedibile, come quella di Bitcoin sta assumendo sempre di più i contorni dell’unica soluzione possibile in un mondo di carta straccia o quasi.
