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CRYPTO DISCUSSIONI

Incontro politica USA: dentro Chainlink, Ripple, exchange, Uniswap e Solana

Si fa sul serio per il passaggio delle leggi crypto negli USA, con la partecipazione di tanti protocolli che...

Non si stanno facendo progressi per l’approvazione del Clarity Act, il complesso di leggi che dovrebbe normare il settore crypto negli Stati Uniti, in particolare i termini di mercato. Lo shutdown da una parte e proposte considerate irricevibili e che arrivano dall’opposizione stanno complicando l’avanzamento di una legge ritenuta fondamentale da tutti o quasi gli operatori di mercato.

Arriva però una svolta, perché secondo quanto riportato da Eleanor Terrett – in genere molto affidabile su tutte le principali questioni legali del mondo crypto negli USA – ci sarà un incontro tra i democratici pro-crypto e diversi dei più importanti personaggi del settore.

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Riprendono le negoziazioni

Le negoziazioni potrebbero riprendere, anzi riprenderanno all’interno di un incontro che sarà guidato dalla senatrice democratica Kirsten Gillibrand, storicamente molto vicina al mondo crypto e co-autrice di diverse proposte di legge a favore del settore in passato.

Più interessante la lista di partecipanti, che vede diversi dirigenti e/o CEO o ancora fondatori di importanti protocolli e aziende del comparto crypto.

A partecipare ci saranno dunque il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, insieme al CEO di Chainlink, Sergey Nazarov, insieme poi anche al CEO di Kraken. Per quanto concerne le società finanziarie del settore, parteciperanno Galaxy, Circle (la società che emette USDC), insieme a a16z e Ripple.

Per quanto riguarda invece i protocolli, presenzieranno Solana tramite il Solana Policy Institute, Jito, e anche Uniswap. Sarà dunque una presenza piuttosto folta e e rappresentativa del settore.

Secondo quanto riporta sempre Eleanor Terrett, potrebbero esserci altre aggiunte alla lista, che non sarebbe per il momento definitiva.

Cosa potrebbe venirne fuori?

Con ogni probabilità si tratta di posizionamento politico, nel tentativo di ricomporre una frattura all’interno del Partito Democratico, con il fronte anti crypto che sembrerebbe almeno per il momento avere la meglio.

Rimane poi il fatto che in realtà basterebbe la collaborazione di un numero esiguo di senatori democratici per superare l’impasse.

La questione è dunque ancora aperta, anche se difficilmente troverà soluzione prima della fine dello shutdown, che sta concentrando su di se tutte le trattative politiche del momento. Trattative politiche complicate, di una politica sempre più polarizzata e che anche e soprattutto a tema crypto si trova su posizioni diametralmente opposte.

Non hanno giovato all’accordo neanche le scorribande finanziarie del presidente Donald Trump e della sua famiglia, con una parte del democratici che chiede conto degli enormi profitti portati a casa dalla… premiata ditta.

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