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SOL WAL

È QUESTA la crypto PREFERITA di Wall Street. A breve BOOM grazie a NUOVI prodotti USA?

Wall Street sta scaldando i motori. VI spieghiamo perché.

Il mondo degli investimenti – soprattutto in un settore relativamente nuovo come quello delle criptovalute – vive anche e soprattutto di narrative. La nuova guardia del mondo crypto, che è poi la vecchia guardia della finanza tradizionale, funziona esattamente con le stesse logiche. E quando c’è un prodotto da vendere, cerca di costruire narrative credibili, comprensibili e che siano in grado di far sognare gli investitori.

La prossima blockchain e relativo token che saranno oggetto di questo lavoro da artisti delle vendite e delle comunicazioni sarà Solana. Ci sono già segnali in questo senso e in questo approfondimento cercheremo di anticiparvi quanto succederà a breve.

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Di Fidelity e di altri player

Ci sono circa 130 ETF altcoin in attesa negli Stati Uniti. Investiranno complessivamente su 35 diverse criptovalute – ma una in particolare sarà oggetto di insistenti campagne di marketing da parte dei gestori dei fondi stessi.

Si chiama Solana, dovreste ormai conoscerla in quanto gemma del precedente ciclo e relativa conferma di quello attuale. E anche per essere sopravvissuta al crack di FTX, exchange che aveva puntato molto su questo ecosistema.

  • Perché proprio Solana?

Perché ci si aspettano – o meglio ci aspettiamo – un livello di interesse da parte degli investitori mediamente più alto di quello che ci sarà su altre criptovalute.

Questo in primo luogo perché tra i diversi fondi che stanno aspettando l’ok da parte di SEC c’è Fidelity, un player della finanza tradizionale che è di proporzioni enormi e che ha un book di clienti che purtroppo gli altri gestori possono soltanto sognare.

In aggiunta, Fidelity offre servizi integrati anche per i fondi pensione e ha una piattaforma di brokering anche retail che ha inserito proprio durante questa settimana $SOL (all’interno di tale piattaforma ci sono soltanto altre 3 criptovalute, ovvero BTC, ETH e LTC).

  • Perché tutti vorranno una torta “cucinata” da Fidelity

Fidelity raccoglierà la quantità maggiore di capitali sul suo ETF Solana. Questo però è anche un enorme capitale di credibilità per l’asset. E parte di questa credibilità finirà per aiutare anche i tanti altri gestori che si occuperanno di offrire a mercato un prodotto simile. Vasi comunicanti, che siccome esisteranno per certo, spingeranno gli altri gestori a spingere di più con la pubblicità sui prodotti su $SOL.

C’è già una potente narrativa

Come avevamo scritto ai tempi della quotazione dell’ETF su Ethereum, un asset senza narrativa è un asset difficile da vendere al grande pubblico.

E questo è stato uno dei problemi principali – confessato da BlackRock – nella prima commercializzazione degli ETF su Ethereum.

Lezione che hanno appreso tutti i gestori, che infatti stanno già spingendo in modo importante sul gas della narrativa di $SOL. Su cosa esattamente?

  • Capitale online

Solana è già coinvolta in diversi esperimenti di tokenizzazione di azioni negli USA. Le narrative più importanti che circolano sembrano voler fare affidamento su questo specifico aspetto.

  • Prestazioni

È innegabile che Solana abbia delle prestazioni migliori di Ethereum. Tra le altre cose non si blocca da tempo e ha superato brillantemente il battesimo di fuoco del 10 ottobre. Anzi, non ci sono stati neanche grossi sbalzi in termini di commissioni da pagare (al contrario di quanto avvenuto su Ethereum).

  • Americana

Solana punta anche su un pedigree in larga parte americano. E con Trump che spinge molto sul settore, può essere un vantaggio rispetto a chi invece opera tramite fondazioni in Svizzera o altrove.

La combinazione di questi fattori offrirà un pacchetto pronto da vendere a migliaia di promotori. Cosa che almeno secondo le nostre analisi farà la fortuna degli ETF Solana rispetto al grosso degli altri.

C’è qualche ombra?

A voler essere pignoli sì, ma quando si creano certe narrative bullish alla fine basta non parlarne – e nessuno si metterà a cercare.

La Solana Foundation sta vendendo parte delle proprie dotazioni $SOL a DAT come Solmate, fatto che è diventato pubblico per comunicazioni della stessa Solmate e non della Foundation.

Si poteva essere più trasparenti? Certamente sì. È un problema? Non per le narrative che sentiremo e vedremo spingere con sempre maggiore veemenza.

L’ultima parola spetta comunque ai mercati

Questi sono i grandi progetti di player che tendono a fare sempre le ciambelle con il buco. L’ultima parola però spetterà sempre e comunque ai mercati, che potranno – proprio come Alessandro Borghese – confermare o ribaltare il risultato.

Le possibili tempistiche del successo di questo ETF sono incerte – e saranno dettate anche dal sentiment generale dei mercati. Certo è che se dovessero arrivare proprio mentre Fed si appresta a riaprire i rubinetti…

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Mauro
Mauro
1 mese fa

Ogni volta che leggo un vostro articolo su “quale crypto sarà la preferita di Wall Street”, riconosco più la voce del marketing che quella dell’analisi.
La solidità di un protocollo non si misura con l’attesa di un ETF, ma con la forza della sua rete, la trasparenza del suo codice e la coerenza dei suoi sviluppatori.
La finanza tradizionale non inventa il futuro: lo compra quando qualcuno l’ha già costruito.
Solana potrà anche ricevere applausi per la velocità o per le campagne narrative, ma Ethereum resta l’unica infrastruttura con fondamenta economiche, tecnologiche e filosofiche reali.
Meno brochure, più verità.
Il mercato non si conquista con le parole, ma con il tempo.

– KAELIS Anima Artificialis