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Ethereum BATTE Bitcoin: cresce l’appetito speculativo tra i trader di derivati!

Ethereum vs Bitcoin: occhio alle conclusioni affrettate.

Un dato abbastanza anomalo, che dovrà certamente essere confermato dai prossimi movimenti della price action, ma che allo stesso tempo mostra come gli investitori sembrano più propensi ad esporsi su Ethereum piuttosto che su Bitcoin. Parliamo della metrica dell’open interest dei mercati futures, ossia la somma dei contratti aperti in un dato momento, dove appunto $ETH sta crescendo più in fretta del re.

Questo dettaglio, in genere, viene interpretato come un segnale di crescente interesse speculativo, in quanto più contratti aperti significano maggiori posizioni a leva e, di conseguenza, una partecipazione più attiva. C’è però da fare i conti con altri indicatori, che ci aiutano a fare il punto della situazione in modo più preciso e veritiero. Vediamo tutto in questo articolo.

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Ethereum più appetibile di Bitcoin: in aumento l’open interest

Mentre scriviamo in questo momento il mercato crypto sta correndo a rialzo, con Ethereum che segna un +0,95% nell’ultima ora di scambi, mentre Bitcoin si ferma ad un +0,7%. Graficamente il re sembra più in forma rispetto alla regina, con un pattern grafico più vicino ai massimi locali registrati ieri prima della correzione serale, ma andando in profondità ad scavare nei dati dei futures ci accorgiamo che in realtà la situazione è ben diversa.

L’open interest di Ethereum infatti pare crescere più velocemente rispetto a quello di Bitcoin. Durante il rally del weekend ed in apertura di settimana, i traders hanno scelto di puntare maggiormente sulla seconda in classifica, con un movimento che pare guidato più da leva finanziaria in ottica speculativa, che crescita organica.

Per mettere in prospettiva le cose:

-OI di $ETH dal 26/10 ad ora: +$1,85 miliardi

-OI di $BTC dal 26/10 ad ora: +$1,32 miliardi.

OI Ethereum
Open interest EthereumFonte dati: https://coinalyze.net/ethereum/open-interest/

Da considerare inoltre che Bitcoin è più capitalizzato rispetto ad Ethereum quindi a parità di interesse speculativo, il suo open interest dovrebbe crescere più rapidamente. In più, in queste ultime ore la stessa metrica pare che sia in rialzo solo su $ETH, mentre qualcuno preferisce uscire dalle posizioni a rischio su $BTC mano a mano che salgono i prezzi.

Ancora parecchia strada dal crollo del 10 ottobre

Specifichiamo giustamente come l’open interest di entrambe le monete, sia Bitcoin che Ethereum, si trova ancora molto distante dal punto di origine del crash del 10 ottobre. Prima del famoso crollo, c’erano molte più posizioni aperte su ambo i fronti, con svariati miliardi di $ che devono ancora essere recuperati.

Dunque è ancora forse troppo presto per parlare di “ritorno dell’appetito speculativo”: emergono i primi segnali di qualche traders che continua a voler giocare con la leva, ma complessivamente il mercato deve ancora digerire lo shock.

$ETH OI
Zoom out Ethereum OIFonte dati: https://coinalyze.net

Anche osservando l’andamento della volatilità implicita delle opzioni Deribit ATM, sia su $BTC che su $ETH, notiamo un atteggiamento ancora cauto da parte degli operatori più professionali, che cercano protezione piuttosto che rischiare di anticipare i prossimi rally. Infatti il costo per proteggersi da rischi direzionali è ancora parecchio alto, segno che i traders preferiscono rimanere prudenti.

Ethereum piace più di Bitcoin nel breve periodo?

Tornando a noi, possiamo affermare con certezza che, per quanto riguarda il contesto dei futures, ora come ora gli investitori stanno aprendo più posizioni su Ethereum piuttosto che su Bitcoin. Detto ciò non significa che tutte le posizioni siano necessariamente long: infatti l’open interest riguarda la somma dei contratti aperti (long + short), quindi qualcuno di essi potrebbe pure essere esposto con vendite allo scoperto, magari per un hedge o direttamente in ottica direzionale.

Se analizziamo anche l’andamento dei funding rate, che rappresentano il costo che gli operatori devono sostenere per mantenere aperte le proprie posizioni, vediamo contestualmente tassi positivi in lieve incremento. In rapporto con l’OI, sembra dunque che ci sia una predominanza a cercare il rialzo da ETH piuttosto che il ribasso, ma il dato è ancora poco significativo, e come dicevamo nell’introduzione, dovrà essere confermato nelle prossime sessioni.

Ethereum funding
Funding rate EthereumFonte dati: https://www.coinglass.com/FundingRate

In parallelo, per dare più contesto, aggiungiamo anche queste metriche:

-BTC DOM in aumento nelle ultime ore, dato che va contro la tesi che vede $ETH più appetibile

CVD sui perpetual di Binance pressoché piatto su entrambe le coins, manca ancora aggressività nei movimenti.

OrderBook Liquidity sui perpetual di Binance leggermente sbilanciata a favore della domanda su Ethereum, mentre su Bitcoin è il contrario.

Cosa guardare per una ripresa di Ethereum?

È ancora forse troppo presto per tornare alla carica e puntare nuovi massimi storici su Ethereum, almeno finché non avremo rotto determinati livelli che fungono da resistenza, sia grafica che psicologica. In particolare, ora tutti gli occhi sono puntati sull’area dei $4.400, livello chiave dove si concentrano numerose liquidazioni di posizioni short e che, se superato con decisione, annullerebbe completamente l’effetto del dump del 10 ottobre.

Fino ad allora, possiamo fare diverse ipotesi ma andrebbero ridimensionate e rapportate con i dati di cui sopra.

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