Continuano le mosse strategiche (per gli ottimisti) e le difficoltà (per i pessimisti) per le società DAT, le società quotate che hanno scelto di avviare programmi di acquisto di criptovalute. Ora è Solana Company (non controllata in alcun modo dal progetto crypto), ticker HSDT, ad annunciare un relativamente corposo piano di riacquisto di azioni proprie.
La decisione arriva in un momento di difficoltà per l’intero comparto – e con i mNAV (curiosa formula utilizzata un tempo per dimostrare la genialità dell’operazione) che sono in diversi casi sotto la parità.
Fino a 100 milioni di dollari da investire
Non saranno però investiti in $SOL, ma piuttosto per riacquistare azione proprie. Ad annunciarlo è una società quotata al Nasdaq, Solana Company, che afferma nel comunicato stampa:
Per il nostro obiettivo di massimizzare la quantità di $SOL per azione, potrebbero esserci periodi durante i quali il modo migliore di ottenere ritorni sul capitale è di acquistare le nostre azioni. In questo periodo di aggiustamento del mercato, il nostro focus strategico rimane intatto, così come lo rimane il nostro impegno a offrire valore e trasparenza ai nostri azionisti.
A parlare, in un momento indubitabilmente difficile è il CEO del gruppo, Joseph Chee .
Si tratta della compagnia che è nata dopo un classico PIPE e che ha trasformato quella che un tempo era conosciuta come Helius Medical Technologies in Solana Company.
La stessa società aveva investito soltanto la scorsa settimana altri 20 milioni di dollari in $SOL, per un totale di token detenuti di 2,3 milioni, con un controvalore complessivo di 368 milioni di dollari circa.
Le azioni del gruppo hanno recuperato il 9% nella seduta di oggi, anche se la capitalizzazione complessiva di mercato rimane sotto i 190 milioni di dollari e dunque di poco più della metà del controvalore dei $SOL detenuti.
Tutto questo in un momento che vede Solana al centro anche di altri movimenti di carattere istituzionale, come quello degli ETF lanciati da Bitwise e dei quali abbiamo parlato proprio ieri con il presidente del gruppo, Teddy Fusaro.
mNAV molto bassi, capacità di raccolta capitali che rimane: come si muoveranno le DAT?
Il mondo DAT sta diversificando, nel senso che da un lato ci sono società senza grosse speranze e con una capacità di accesso al mercato del capitale molto ridotta. Dall’altro invece società che continuano ad avere le proverbiali cartucce e a poter muoversi in modo più agile, come ha appena fatto Solana Company.
Un tema che avevamo già affrontato in tempi non sospetti con Matthew Sigel di VanEck, che aveva profetizzato anche una stagione di acquisizione dei più forti ai danni dei più deboli. Una stagione che a nostro avviso è in preparazione e che presto vedremo – con qualche resistenza – all’opera.
Come quella di Sequans, che ieri ha preferito vendere 970 bitcoin per cercare di rimettersi in sesto. Una mossa che sarà seguita da altri? Difficile – almeno se i mNAV dovessero rendere così convenienti le acquisizioni.
Che cos’è il mNAV?
È il rapporto tra capitalizzazione in borsa di queste società e il controvalore delle crypto che detengono. Se è superiore a 1, vuol dire che la società “vale” più delle crypto che detiene. In questo caso gli è più facile emettere azioni ordinarie per finanziare altri acquisti, in un lungo (possibilmente) ciclo virtuoso.
In caso contrario, ovvero con mNAV negativo, le società valgono MENO del controvalore delle crypto detenute. E finanziarsi diventa sempre più difficile.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi
