Anche il CBOE, una delle tre principali borse degli Stati Uniti, sarà dotato di contratti futures su Bitcoin e Ethereum. Il lancio avverrà il prossimo 15 dicembre – con una struttura che sarà molto simile a quella dei perp. Avranno infatti una scadenza decennale con gli aggiustamenti che avverranno su base quotidiana cash.
I contratti saranno scambiati 23 ore al giorno per 5 giorni alla settimana però – e dunque non ancora con la copertura che viene offerta dal mondo crypto e in particolare dagli exchange. La mossa rientra in più ampio movimento che coinvolge piazze istituzionali nel tentativo di offrire maggiore accesso al mondo delle criptovalute, direttamente (presto secondo le indiscrezioni), oppure indirettamente tramite contratti derivati, come in questo caso.
Anche CBOE avrà futures “perp style”
Le notizie interessanti sono diverse. La prima è che CBOE – la terza borsa per importanza degli USA e quella dove si sono già quotati diversi ETF a tema crypto – attiverà dal 15 dicembre 2025, futures su Bitcoin e su Ethereum.
La seconda è che la forma utilizzata ricalcherà quella dei futures perp che siamo soliti trovare sugli exchange di criptovalute. Ci sarà infatti regolamento quotidiano delle posizioni in cash – e la scadenza sarà così estesa nel tempo da non imporre mai rollover.
È una formula particolare – che almeno ad avviso di chi vi scrive avrà come obiettivo quello di competere con le offerte degli exchange, anche agli investitori istituzionali.
- Differenze nelle tempistiche
Saranno diverse le tempistiche di accesso a questi contratti, perché al contrario di quanto avviene nel mondo crypto puro, i contratti non saranno comunque disponibili nel weekend. Una situazione che crea dei gap che sono rilevanti in un mercato volatile come quello delle criptovalute.
Riusciranno ad attirare investitori almeno tra gli istituzionali? Con ogni probabilità sì, almeno tra quelli che hanno bisogno di copertura e che vogliono ricorrere a contratti praticamente perpetui, con tutti i vantaggi del caso.
Istituzionalizzazione del mercato crypto
È un altro passo verso l’istituzionalizzazione del mercato crypto in termini di accesso e infrastruttura, un percorso benedetto da molti soprattutto dopo le grandi difficoltà che il settore classico ha mostrato in concomitanza con gli eventi del 10 ottobre – eventi dai quali la struttura di mercato non si è ancora ripresa.
Entro fine anno dovrebbero inoltre arrivare altre aperture al mercato crypto, anche spot – grazie ad un quadro più rilassato in termini di normative e controlli imposto da CFTC, agenzia governativa che negli USA si occupa sia di mercato di derivati sia di quello delle commodity, categoria quest’ultima alla quale appartengono anche diverse criptovalute.
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