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Bitcoin e Ethereum: Wall Street ancora cauta. Bene Ripple. Primo stop per Solana. Dogecoin fiacco

È una sessione molto particolare a Wall Street. Ancora fiacca sui risk-on legati alle crypto. Ripple molto bene.

La mano al prezzo di Bitcoin, Ethereum e del resto del mondo crypto non è certamente arrivata da Wall Street, almeno a giudicare dai risultati ottenuti dagli ETF. Siamo in positivo su Bitcoin e Ethereum, anche se per quantità di afflussi modeste. Prima giornata in negativo per gli ETF Solana invece, condizionati da performance non ottime di 21Shares, mentre continua la fase di accumulo il gruppo di ETF su Ripple XRP.

Ad ogni modo siamo ancora lontani dal ritorno ai fasti di un tempo, ovvero alle giornate in cui dentro questi prodotti fluivano centinaia di milioni di dollari in una sola sessione. Segno che la fase di cautela di Wall Street non si è ancora conclusa.

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ETF: c’è ancora cautela a Wall Street

È innegabile che le sessioni di Wall Street – quelle che nel corso dell’ultimo mese hanno contribuito al momento di difficoltà del mondo crypto – non siano ancora tornate ai fasti di un tempo. Questo anche se, per chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, sono presenti dei buoni segnali.

Bitcoin – con i suoi ETF – torna in positivo per la seconda giornata consecutiva. Inflow netti comunque modesti, per soli 21,2 milioni di dollari. A condizionare il momento sono le performance relativamente fiacche di $IBIT di BlackRock e – per la giornata di ieri – i brutti numeri che arrivano da Fidelity, con 33,30 milioni di dollari.

storico BTC
I dati sugli ETF Bitcoin – storico 30 gg

Ethereum invece incassa il quarto giorno di inflow positivi di seguito, con ben 60 milioni di inflow, dei quali 50,2 imputabili a BlackRock iShares. Un segnale di ritorno di attenzione verso un asset, $ETH, che in tanti (con il vizio di celebrare funerali anticipati) avevano dato di nuovo per spacciato.

Storico ETH
I dati sugli ETF Ethereum – storico 30 gg

Solana invece ha il primo giorno in negativo dal lancio di questi prodotti. A condizionare però la sessione è in solitaria 21Shares, che perde 34 milioni in deflussi, condizionando una giornata altrimenti positiva per il grosso degli altri gestori.

Ripple, i cui ETF sono arrivati più di recente sul mercato, si gode invece il decimo giorno consecutivo di afflussi positivi, con +21,81 milioni di dollari. Inflow che sono quasi equamente distribuiti tra i quattro gestori che hanno già lanciato prodotti su $XRP, ovvero Canary, Bitwise, Grayscale e Franklin Templeton.

Ad oggi ci sono già più di 500 milioni di dollari sugli ETF su $XRP, segnale che di appetito per questo asset ce n’era a sufficienza – e forse in misura maggiore rispetto a quanto si aspettassero in molti.

Doge e gli altri ancora deboli

Sembrerebbe valida la teoria di Eric Balchunas di Bloomberg, che ha parlato di difficoltà nel proporre ETF su crypto non eccellenti sotto il piano della capitalizzazione o comunque molto distanti nella classifica da Bitcoin. Dogecoin al secondo giorno di trattative incamera solo 365.000$, Litecoin è completamente fermo da sette sessioni, HBAR porta a casa 2 milioni.

Per chi – e a nostro avviso ha ragione da vendere – volesse vedere il bicchiere come mezzo pieno, un segnale comunque di interesse in un novembre che è stato disastroso sotto diversi aspetti.

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