Manca ancora l’annuncio ufficiale, ma i dati onchain sono inequivocabili. In quella che sarà probabilmente ricordata come la settimana della noia assoluta (sia i termini di prezzi che di attenzione per il mercato crypto), Tom Lee ha acquistato altri 44 milioni di dollari in $ETH, confermando l’intenzione di procedere verso il 5% dell’intera supply.
Acquisti che continuano a ritmo in proporzione sostenuto, proprio in quello che è uno dei momenti di maggiore difficoltà per il mondo della DAT, le società quotate che acquistano crypto a mercato. Un momento di difficoltà che ha finito per colpire anche chi questo settore lo ha letteralmente inventato, come Michael Saylor con la sua Strategy, in ambito però Bitcoin.
Ancora acquisti da BitMine
Mentre gli USA erano tutti impegnati con il tacchino del Giorno del Ringraziamento, chi non poteva operare in borsa era evidentemente indaffarato altrove. È ancora l’eccentrico Tom Lee – di Fundstrat ma soprattutto di BitMine – società che un tempo si occupava di mining Bitcoin e che oggi invece si occupa di acquisto di $ETH a mercato.

Secondo i dati che sono stati raccolti da Arkham il gruppo, giovedì scorso, avrebbe ricevuto sui suoi indirizzi 14.618 $ETH, per un controvalore di circa 43 milioni di dollari.
Complessivamente il gruppo controlla adesso 3.629.701 $ETH, che valgono circa il 3% di tutti gli $ETH esistenti, per un controvalore complessivo di quasi 11 miliardi di dollari.
Tom Less si spende da tempo a favore di Ethereum e nelle sue ultime uscite ha ribadito target di prezzo molto elevati, con una forbice tra i 7.000$ e i 9.000$ che secondo Lee potrebbe essere raggiunto già a gennaio 2026.
Il network di Wall Street?
La teoria sulla quale si basa tutto l’impianto ideologico di Lee è quella di Ethereum come network preferito da Wall Street, grazie alla maggiore liquidità presente sul network e anche alla sua maggiore affidabilità storica.
È una teoria in realtà per ora sostenuta dai numeri: il grosso della RWA avviene su Ethereum, dove trova anche importanti sponde in termini di DeFi e protocolli di liquidità.
Nonostante l’arrivo di altri network nello spazio, come BNB e Solana e anche protocolli specializzati come Plume e Mantle – Ethereum (vedi il grafico), continua ad essere il network più rilevante.
Intanto buoni segnali anche dagli ETF?
Sì, seppur all’interno di una settimana tutto fuorché entusiasmante per i mercati in generale. Gli ETF su Ethereum hanno però avuto le ultime 5 sessioni in positivo – segnale che forse i presupposti per invertire un sentiment che fino alla scorsa settimana sembrava ormai sulla strada dell’irrecuperabilità.

Tutto questo mentre continuano ad accumulare inflow importanti anche gli ETF su Solana e XRP di Ripple, che sono recentemente arrivati sulle piazze USA.
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