Non è un mistero per chi segue Vitalik Buterin e la sua filosofia da tempo. Tuttavia, dato che l’intervento è recente (proprio di questa mattina) sarà interessante analizzare di nuovo l’opinione di uno dei più influenti personaggi del mondo crypto. Il fondatore di Ethereum si è espresso, sul suo account X, contro la possibilità che la governance di Zcash diventi token based, ovvero con un sistema dove ogni token posseduto garantisce un voto.
Secondo Vitalik Buterin la privacy – almeno secondo l’holder del token mediano – non sarebbe un tema sufficientemente interessante. E proprio in questi contesti sarebbe dunque meno indicato passare ad un modello di questo tipo. Modello che è in verità molto popolare per tanti progetti – dove i leader hanno trasformato di token in gettoni di voto anche per aggiungere una sorta di utilità aggiuntiva.
Vitalik contro
Non è certamente la prima volta che il leader di Ethereum assume delle posizioni originali, non banali e con forti basi filosofiche e politiche.
Spero che Zcash resti alla “mano oscura” del voto tramite token. Votare con i token è una cattiva idea in ogni situazione. Credo sia ancora peggio per lo status quo di Zcash. La privacy è esattamente quel tipo di cose che verranno erose nel tempo se lasciate nelle mani dell’holder di token mediano.
Vitalik fa poi riferimento a un suo vecchio post dove chiedeva (e spiegava perché) abbandonare la governance tramite coin fosse pericolosa, almeno nella forma di allora (che poi non è cambiata molto).
La questione ruota intorno a temi fondamentali della filosofia cypherpunk – come l’assenza di coercizione e di obblighi, o la minimizzazione degli stessi. Una filosofia e tecnologia libertaria che però per il fondatore di Ethereum ha sempre comportato almeno un paio di problemi.
- Finanziare i public goods
Ovvero i progetti che sono, scrive Vitalik:
Di valore per una larga parte di utenti (disomogenea), ma che spesso non hanno un business model (ricerca protocolli layer 1 e 2, sviluppo client, documentazione). Come possiamo finanziarli?
- Mantenimento e aggiornamenti del protocollo
Scriveva infatti Vitalik:
Come ci si mette d’accordo sugli aggiornamenti del protocollo, il mantenimento periodico e le operazioni di aggiustamento che non sono stabili sul lungo periodo?
Problemi che fino al 2017 secondo Vitalik sono stati di scarso interesse perché il prezzo di Bitcoin è cresciuto molto, seguito poi dalla grande stagione delle ICO.
Public goods che nel caso di Zcash includerebbero la privacy, almeno secondo quanto ci è dato capire dal breve intervento di Vitalik.
L’intervento, come è inevitabile, non è stato accolto da tutti con grande entusiasmo.
La risposta di Mert Mumtaz
Mert Mumtaz è da tempo uno dei personaggi più visibili in ambiente Solana, e da qualche tempo molto attivo anche nelle discussioni e nelle proposte che riguardano Zcash:
Come ha detto una volta un uomo molto saggio: votare con i token è la peggiore governance possibile, eccetto tutte le altre.
Parafrasando una famosa frase di Winston Churchill riguardante la democrazia.
Secondo Mert Mumtaz la votazione tramite token finirebbe per allineare gli interessi degli Holder e quelli protocollo (skin in the game), permetterebbe a tutti di partecipare, definendo le argomentazioni di Vitalik come desuete e riferite appunto al momento di uscita di quell’articolo (il 2021).
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