Più di 1 miliardo sulle crypto e Bitcoin: boom Ripple, che piace a Wall Street

Gli ETF crypto? La scorsa settimana hanno interrotto un trend negativo in termini di inflow che durava da quattro settimane, facendo registrare afflussi per 1,07 miliardi di dollari, secondo i dati che sono stati raccolti da CoinShares. Afflussi che sono arrivati principalmente dopo che l’equilibrio sulle aspettative sui tagli di dicembre è tornato a favore… di un taglio di 15 punti base. E all’interno di una settimana che ha visto un recupero rispetto ai livelli di prezzi raggiunti due settimane fa, al bottom di uno scarico che a molti sembrava infinito.

Dentro i dati però che sono forniti da CoinShares ci sono diverse novità interessanti e inaspettate. Ethereum ha fatto quasi bene quanto Bitcoin, senza tenere conto dell’enorme differenza di capitalizzazione tra i due asset. E a spingere, in terza posizione e a pochissima distanza da Ethereum, ci sono gli ETF su Ripple, che proprio come vi avevamo anticipato su queste pagine, hanno raccolto consensi importanti, nonostante il lancio in una fase non brillante per i mercati.

I numeri della settimana: a stupire è in realtà Ripple

I numeri della settimana divisi per crypto (in relazione agli ETF) presentano diverse sorprese. Partiamo da quelli per capire che tipo di situazione si è configurata e consumata sui mercati:

Solo effetto novità per Ripple?

La prima sorpresa arriva appunto da Ripple, che segnala una corsa importante agli acquisti da parte degli investitori che preferiscono accedere al mondo crypto dalla porta delle borse regolamentate. Durante la prima settimana di attività di questi prodotti si sono raccolti 289,2 milioni di dollari, cifra che è la più importante per una altcoin nella settimana del suo lancio e che oscura anche la performance di Solana, con gli ETF su $SOL che erano arrivati prima e comunque in una fase di mercato diversa.

• Fatica Bitcoin?

Bitcoin ha chiuso comunque la settimana in positivo, segnalando un recupero relativamente importante dopo un lungo iato. 464 milioni non sono certamente il top che abbiamo registrato settimana per settimana, ma forse comunque un buon segnale, tenendo anche conto del fatto che le contrattazioni giovedì non sono avvenute per il Giorno del Ringraziamento e anche tenendo conto delle contrattazioni per metà giornata di venerdì.

C’è comunque qualche segnale di fatica a Wall Street in particolare su Bitcoin, con capitali importanti che sono finiti sia su Ethereum sia invece su Ripple.

Oggi la prova del nove?

La giornata di oggi a Wall Street sarà delle più interessanti, perché aprirà un nuovo mese, una nuova settimana e soprattutto perché dovrà scontare un sentiment risk off che ha attanagliato i mercati in apertura della sessione asiatica.

Per ogni tipo di considerazione aggiuntiva vi invito a leggere l’analisi di questa mattina di Alex Lavarello, particolarmente illuminante per chi vuole comprendere un mercato con evidenti segnali di nervosismo.