Immutable porta a casa un gioco Ubisoft. Il prossimo Might and Magic sarà onchain!

Ubisoft ci riprova. La grande casa di produzione di videogiochi avrà una partnership con Immutable – layer 2 dedicato proprio al mondo del gaming – per un prossimo titolo che utilizzerà il famoso franchise Might and Magic. Alcuni dei grandi gruppi del settore videogiochi, almeno a giudicare da questa ultima mossa di Ubisoft, sembrerebbero dunque ancora interessati alle potenzialità di sviluppo di almeno una parte del gaming direttamente onchain e legandovi token non fungibili e altre funzionalità.

Tutto questo nonostante dall’eterogeneo insieme costituito dai videogiocatori su scala globale siano arrivate forti lamentele per queste integrazioni, ritenute un ennesimo strumento nelle mani delle case di produzione e sviluppo per incassare di più dai giocatori.

A scendere in campo è ancora una volta Ubisoft, che ha già dei trascorsi nel settore del crypto gaming, per quanto appunto indigesta sia l’intera questione al grosso dei videogiocatori.

Cosa ha in mente Ubisoft?

Il franchise da utilizzare sarà Might and Magic, che sta vivendo una seconda giovinezza in versione mobile. Sempre secondo quanto è stato dichiarato da Immutable sul suo blog ufficiale – il gioco sarà per dispositivi mobili e sarà un gioco che punterà sulle carte collezionabili.

Non è chiaro per il momento, nei dettagli tecnici, il ruolo che sarà assunto da Immutable, layer 2 su Ethereum che da tempo punta tutto o quasi proprio sul settore del gaming. Con ogni probabilità si tratterà della registrazione direttamente onchain degli asset di gioco, ovvero le carte, in quello che potrebbe sembrare uno degli utilizzi più validi e scontati della tecnologia NFT.

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Cosa diranno i videogiocatori?

In realtà – e a scrivervi è un giocatore di Magic: the Gathering di lungo corso, l’idea di registrare gli asset onchain e renderli effettivamente di proprietà dei giocatori sarebbe infinitamente migliore delle modalità con le quali è organizzato ad esempio MTG ARENA, dove invece i giocatori non sono proprietari delle carte che hanno acquisito nel gioco o acquistato.

La speranza è che quella di Ubisoft sia un’implementazione che tenga conto anche delle necessità e dei diritti dei giocatori e non sia soltanto blockchain washing.