Dopo l’arrivo di Uniswap, tocca anche a AAVE, uno dei più importanti protocolli DeFi dello scorso ciclo e di quello attuale. Dopo che il voto di governance è passato, AAVE ora gira anche su rete Soneium, il layer 2 di Ethereum che è legato a Sony. Soneium è fa parte del circuito Superchains di Optimism ed è una delle più promettenti del mondo crypto – nel giro di pochi mesi ha già raggiunto una TVL di 150 milioni, diventando così network di interesse anche da parte dei big del mondo DeFi.
Nel complesso si può parlare anche di buon momento per AAVE, che si conferma network molto attivo anche per la conquista di nuovi ecosistemi, in un momento complessivamente molto felice per tutto il settore DeFI, che sta trovando legittimità anche grazie ad impegni legislativi chiari negli States.
Vedremo ora quanta TVL si trasferirà o arriverà tramite l’istanza su Soneium e se il network di Sony si potrà considerare come un player rilevante anche nel settore più strettamente finanziario del comparto crypto.
Voto ok, AAVE già disponibile
AAVE, come previsto dal protocollo, ha tenuto delle votazioni che si sono concluse il 10 maggio con una vittoria chiara dei Sì, che hanno portato a casa oltre il 92% dei voti. Solo il 7,6% ha poi votato per il no. Un segnale chiaro della volontà di deploy anche su un network che fa gola non solo per la sua crescita importante, ma anche per quanto riguarda le opportunità commerciali che potrebbe sbloccare.
- Una nuova centralità per la DeFi?
Anche per questo ciclo sembra che a trainare interesse, adozione e utilizzo del mondo crypto sia il comparto della DeFi, comparto che era stato assolutamente protagonista anche in termini di spinta durante lo scorso ciclo.
Soneium è invece un nuovo player, che però può contare su importantissimi legami con Sony che potrebbero trainarne l’adozione anche in contesti che prima erano irraggiungibili dal mondo crypto.
AAVE ormai ovunque?
AAVE si conferma come protocollo che è interessato a essere un po’ ovunque, ovvero ovunque ci sia liquidità da intercettare. Oltre a Ethereum, il protocollo ha istanze pressoché su tutte le principali reti layer 2.
Per quanto riguarda le reti non-Ethereum, possiamo trovarlo anche su BNB, su Sonic e anche su Avalanche C-Chain. L’espansione, all’arrivo di altri network rilevanti, non potrà che continuare. Un buon segno per gli investitori, ma anche per lo stato di salute del protocollo e più in generale di tutto il mondo crypto.