Crypto.com ha firmato un accordo con la compagnia aerea Emirates e Dubai Duty Free per i pagamenti digitali per i viaggiatori. La notizia è stata diffusa su X da Ahmed bin Saeed Al Maktoum, presidente dell’Autorità dell’Aviazione Civile di Dubai e di Dubai Airports, nonché presidente e CEO di Emirates.
Non è il primo impegno del crypto exchange Crypto.com negli Emirati, dove ha da tempo una sede e dove ha stretto accordi anche con il governo centrale. Un altro passo in avanti per il mondo delle crypto, in particolare nel comparto dei pagamenti.
Un accordo, dice lo sceicco, che va nella direzione giusta per tutte le parti coinvolte: un sostegno alla trasformazione del commercio e del mondo dei viaggi, con soluzioni di pagamento avanzate, a partire dalla prenotazione del volo fino agli acquisti in aeroporto.
Crypto.com con Emirates: cosa vuol dire l’accordo?
L’accordo è stato illustrato dallo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum direttamente tramite il suo profilo X:
Emirates, Dubai Duty Free e Crypto.com hanno siglato un accordo per permettere soluzioni di pagamento digitale per i viaggiatori.
E ha poi aggiunto:
Questo accordo di partnership rappresenta un passo in avanti promettente verso la nostra ambizione condivisa di trasformare viaggi e commercio.
Secondo il breve comunicato, sarà possibile pagare con soluzioni offerte da Crypto.com durante tutta l’esperienza di viaggio, ovvero sin dalla prenotazione (con Emirates, si presuppone) fino alle spese in aeroporto.
- Agenda D33 di Dubai
Secondo il comunicato l’accordo sarebbe inoltre utile all’avanzamento della D33, agenda di ammodernamento digitale di Dubai, che tramite gli obiettivi prefissati dall’agenda stessa vorrebbe diventare un hub di innovazione e anche destinato alle società che si occupano di smart economy.
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Pagamenti al centro: questo l’altro… trend crypto
L’accordo tra un crypto exchange e Emirates sottolinea quello che è un altro dei trend forti di questo ciclo, ovvero quello dell’utilizzo di stablecoin e possibilmente crypto anche per i pagamenti. Ci si è arrivati con una certa difficoltà, ma ora – complice probabilmente anche un cambio di atteggiamento da parte degli USA, sembrerebbe che la strada sia maggiormente… libera per siglare certi tipi di accordi.
Nulla più di pioneristico, ma ormai una realtà concreta che interesserà sempre più attività.
Questo almeno fuori dall’Europa: nell’Unione infatti la resistenza, soprattutto di carattere politico, è di quelle importanti. BCE preferirebbe affidare la nuova frontiera dei pagamenti all’Euro Digitale, che sarà lanciato in aperta ostilità al mondo delle criptovalute.
Vedremo chi la spunterà: se c’è qualcosa che si può rilevare è che in realtà le scelte al di fuori del continente europeo sembrerebbero essere molto diverse – e puntare più sui tanto bistrattati canali “privati” (ma non c’è niente di più pubblico delle blockchain pubbliche) invece che su soluzioni che piombano dall’alto.
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