Ieri Pumpfun, piattaforma king per la generazione di memecoin sulla blockchain di Solana, ha completato il “token generation event” (TGE) per la moneta PUMP. Sabato c’era stata la fase di vendita pubblica della crypto, con cui sono stati raccolti $600 milioni in appena 12 minuti. Se ne è discusso molto su X, soprattutto in ottica speculativa visto la sua elevata valutazione di lancio ed il grande interesse mainstream degli investitori.
Per il momento il lancio di PUMP sembra essere filato liscio: tutto è andato secondo i piani e non c’è stato il classico sell-off post listing, che in molti si aspettavano.
Ora giustamente c’è chi si chiede se questa moneta potrà avere un futuro rilevante nell’ecosistema crypto o se farà la fine di tutte le memecoin che hanno varcato le soglie di Pumpfun, crollando miserabilmente a zero nel giro di pochi giorni.
Cerchiamo di fare mente locale in questo articolo e di analizzare la situazione da un punto di vista analitico.
PUMP debutta sul mercato: momento storico per Pumpfun
L’obiettivo per Pumpfun, almeno secondo quanto scritto sul proprio account X ufficiale, è creare un’infrastruttura che possa letteralmente uccidere Facebook, TikTok e Twitch, direttamente su Solana. Evidentemente per farlo, anche se non c’è alcun tipo di correlazione (era solo una trovata di marketing) serviva un token di governance. È così che la moneta PUMP è stata presentata alla community, con una vendita pubblica in stile ICO che si è conclusa sabato 12 giugno.
Alcune informazioni chiave sulla tokenomics:
- Max supply: 1 trilione di $PUMP
- Circulating supply: 354 miliardi di $PUMP
- 33% della supply offerta tramite ICO e vendita privata al prezzo di $0,004
- FDV al lancio a $4 miliardi
- 20% al team

Da sottolineare l’ottima organizzazione per la distribuzione del token, grazie soprattutto alla partecipazione di alcuni exchange che hanno ospitato la vendita sulla propria piattaforma, così da arrivare anche a chi non è pratico di interazioni non custodiali. Tra questi citiamo Bybit, Kucoin, Bitget, Kraken, Gatee Mexc. Ricordiamo che su Bybit è in atto una promo con bonus fino a +$5.000: basta cliccare il link, registrarsi alla versione europea e completare le task!
Risultato del token PUMP ad un giorno dal listing
Solitamente siamo abituati a trattare con estrema cautela qualsiasi token che esca da una pre-sale, vista la fitta presenza di strutture truffaldine che promuovono queste monete per poi vendere in faccia ai propri acquirenti. In questo caso però, con Pumpfun la storia sembra decisamente più professionale e meno ambigua del previsto. Tutte le formalità sono state completate senza problemi, tutti hanno ricevuto i propri token e ogni cosa è andata per il verso giusto.
Ma soprattutto, il prezzo del token PUMP è rimasto al di sopra del prezzo di presale, nonostante una prevedibile pressione di vendita non indifferente. Pensate che al lancio, secondo i dati on-chain, ci sono stati oltre $1,3 miliardi di profitti realizzati dagli investitori che hanno comprato in anticipo la moneta. Nonostante ciò la quotazione rimane positiva a $0,0056 al momento della stesura, circa un 40% in più del valore di partenza.
Addirittura, poche ora dopo il listing sulle borse spot ( fino al weekend era tradabile in pre-launch tramite derivati) il token di Pumpfun era arrivato ad oltre $0,0072. Parliamo di uno spike di prezzo notevole per una valuta che presenta una marketcap di $2 miliardi. Da far presente anche gli ottimi volumi di trading osservati nel primo giorno di contrattazioni, che si aggirano intorno ad $1,5 miliardi.

PUMP è sopravvalutato o sottovalutato?
Fermo restando che il token di Pumpfun rimane una scomessa, e che il suo futuro dipende da fattori che noi comuni mortali non possiamo controllare, proviamo comunque a delineare una tesi rialzista per PUMP. All’inizio, prima che la moneta debuttasse sul mercato, anche dalla parte di chi vi scrive, si sentiva un certo senso di scetticismo. Probabilmente perché, in qualità di azienda Pumpfun non è stata proprio un gioiello di eticità per l’industria. L’essenza del launchpad stesso è controversa perchè nel corso del 2024 ha fatto perdere milioni di dollari a migliaia di poveri traders che sono stati illusi di poter guadagnare con le memecoin.
Nonostante ciò, ai mercati poco importa delle condotte morali ( tranne gli investimenti ESG), e se vogliamo essere cinici dobbiamo leggere il dato dall’altra faccia della medaglia. Pumpfun ha incassato (rubato agli utenti) revenue per oltre $700 milioni nel 2024, risultando una delle piattaforme più redditizie di tutto il settore web3. Il fatto che sia scambiata attualmente ad una FDV di $5,6 miliardi, porta il P/E ratio ad un valore di 8,14.
Sebbene questo non sia il metro di valutazione più adeguato per un’azienda web3, vale comunque la pena paragonare il valore a quello di altri players di spessore come Hyperliquid o Raydium. In entrambi i casi Pumpfun appare notevolmente più sottovalutato. Pensate ad esempio che HYPE ha un P/E ratio di 62,8, quindi 7 volte maggiore. Parliamo di progetti diversi con incentivi e strutture differenti, ma il gap appare eccessivo.

Una tesi bullish per la moneta di Pumpfun
Sicuramente il token di Pumpfun non avrà la stessa trazione di quello di Hyperliquid, ma comunque c’è la possibilità che PUMP possa crescere ancora sui mercati. Ciò ci fa ben sperare è il fatto che una buona parte degli acquirenti in presale ha già trasferito le monete, presumibilmente per vendere. Delle whales che hanno acquistato almeno $1 milione, il 63,9% ha effettuato un trasferimento, segno che qualche grossa entità ha realizzato un profitto.

Aggiungiamo anche che il 76% dell’ICO è stato completato on-chain, mentre appena il 26% ha comprato su CEX, dunque potenzialmente c’è una pressione di vendita meno aggressiva del previsto. In tutto ciò però il prezzo regge sopra abbondantemente sopra quello della vendita pubblica, dando un importante segnale di forza per la price action.
La tesi è che gli utenti troveranno più “confident” la scelta di puntare su PUMP come una delle migliori espressioni del gioco d’azzardo degen, e che saranno incentivati ad investire in una delle maggiore Dapp di successo del mondo crypto. Per ora c’è stato parecchio FUD ed incertezza, ma il prezzo ha retto, e questo è un dato molto molto importante.
Come approfittare del token di Pumpfun senza esporsi al prezzo
Così come per ogni lancio di successo, anche quello di Pumpfun è stato accompagnato da un’attività speculativa abbondantemente attiva. Sui futures gli utenti si sono esposti fortemente nella direzione dei long, portando i funding rates a livelli molto elevati, pari allo 0,07% ogni finanziamento di 8 ore. Addirittura su Hyperliquid il funding su PUMP è dello 0,011%. Questo dettaglio apre le porte ad un’opportunità di yield per chi non vuole guadagnare qualcosa senza esporsi alla price action di PUMP.
Si tratta di gestire una posizione delta neutral sul token, dove la propria size viene divisa 50/50 tra un long spot e uno short su perps. Per esempio si possono acquistare $500 di PUMP su Bybit e shortare in leva 1X altrettanti $500 su Hyperliquid. Così facendo si guadagna dal funding rate senza doversi preoccupare di possibili montagne russe nei prezzi. Per la cronaca, a questi tassi il rendimento annuale è complessivo è del 45%.
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