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Anche Charles Schwab, uno dei più importanti intermediari finanziari del pianeta, ha in programma di iniziare ad offrire trading su Bitcoin e Ethereum alla propria clientela. Avverrà presto, dice il CEO Rick Wurster, che però non ha fornito delle tempistiche specifiche.
Diversi dei clienti del gruppo, ha aggiunto il CEO, sono già investitori e holder di criptovalute – in particolare in forma di ETF – cosa che renderebbe ancora più utile il passaggio, ovvero l’apertura al mondo del trading diretto su questi asset.
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Anche Charles Schwab apre al trading crypto
La mossa è importante, perché a parlare è uno dei gruppi più importanti al mondo in termini di clientela e di rilevanza nel mondo finanziario classico.
Charles Schwab, che offre già ai suoi clienti ETF su Bitcoin e Ethereum, presto offrirà anche il trading diretto. Una conseguenza questa dell’apertura al mondo crypto da parte degli Stati Uniti, all’interno di un più ampio quadro di istituzionalizzazione di queste attività.
I nostri clienti investono già in crypto. I nostri clienti detengono oltre il 20% degli ETF sulle crypto… a livello globale.
Questo è il commento di Wurster, CEO del gruppo, anche a sottolineare la rilevanza della propria clientela in questo mercato.
Charles Schwab è stato tra i primi broker di importanti dimensioni ad accettare sulla sua piattaforma gli ETF su BTC e ETH lanciati nel 2024, mentre tanti dei concorrenti invece hanno rimandato, limitando di fatto l’accesso a questi prodotti.
Un futuro… diverso per il mercato?
Probabilmente sì. Oltre ai crypto exchange vedremo, almeno negli Stati Uniti, diversi gruppi del settore della finanza tradizionale cercare di offrire servizi di questo tipo.
Il trading su Bitcoin e Ethereum garantisce agli exchange con volumi più interessanti dei profitti molto elevati, che saranno oggetto di aggressione da parte delle forze di mercato – in questo caso quelle forze che avendo ora delle leggi chiare sul tema non hanno più timore di offrire certi servizi.
L’arrivo di Charles Schwab nel comparto rafforza un cammino di istituzionalizzazione per questi asset che è partito con BlackRock e il lancio dei suoi ETF.
Quando ci sono Larry Fink e Rick Wurster a garantire la bontà di un asset, è oggettivamente difficile non prenderlo sul serio.
Non è chiaro per il momento se il gruppo offrirà più avanti anche accesso ad altre criptovalute, magari seguendo passo per passo le approvazioni degli ETF
