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SEC e Ripple hanno chiuso formalmente ogni tipo di disputa legale. L’agenzia che si occupa di regolamentazione dei mercati e la società che gestisce l’omonimo progetto crypto hanno inviato al giudice Torres la rinuncia a ogni tipo di appello. Non è la soluzione che avrebbero preferito, ma è l’unica percorribile per chiudere la vicenda.
Ripple pagherà comunque i 125 milioni di dollari di multa comminata dal giudice, ma potrà considerare una volta per tutte la questione chiusa. $XRP ha reagito con oltre il 10% di gain alla diffusione della notizia, per quanto fosse comunque attesa.
Tutto finito
È tutto finito. Non rimarrà più nulla – se non una multa da 125 milioni di dollari ai danni di Ripple – per una delle cause più rilevanti della storia del comparto crypto.
La causa era cominciata nel 2020, quando SEC ha formalmente accusato Ripple Labs di aver effettuato delle vendite di token $XRP che avrebbero costituito una violazione delle leggi sui contratti d’investimento.
I giudici avevano dato ragione a SEC limitatamente per le vendite effettuate da Ripple Labs ai clienti istituzionali, comminando al tempo stesso una multa da 125 milioni di dollari. Ripple aveva fatto appello chiedendone una riduzione, la vecchia SEC invece per avvicinarsi alla sua richiesta, ben più sostanziosa.
- Perché la vecchia SEC?
Questa soluzione è stata raggiunta soltanto perché i vertici di SEC sono cambiati e perché in via generale c’è un atteggiamento molto diverso rispetto alla precedente gestione, quella di Gary Gensler.
SEC si è ritirata da praticamente tutte le cause legali nei confronti di progetti e società crypto, seguendo indicazioni piuttosto dirette da parte della Casa Bianca.
Cosa cambia ora per Ripple?
Nei fatti relativamente poco. Ripple Labs era già tornata a operare in piena libertà nel corso degli ultimi mesi. Ha acquisito Hidden Roads – broker e clearing house di enorme rilevanza – e ieri ha comunicato l’acquisto anche di Rail, società di servizi di pagamento basata su stablecoin.
A fine 2024 il gruppo ha anche lanciato la sua stablecoin, RLUSD, con le ultime acquisizioni del gruppo che puntano proprio a una maggiore diffusione della stessa.
Nel frattempo si continua a operare, in termini di progetto, anche al di fuori degli States. Ripple ha stretto infatti nelle ultime settimane importanti collaborazioni in Sud America per la tokenizzazione degli asset.
Ripple è di gran lunga il progetto crypto che ha guadagnato di più, direttamente e indirettamente, dall’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, anche perché questa causa, che pesava sulla reputazione di Ripple, era chiaro che sarebbe arrivata alla fine, a condizioni migliori di quelle che ci si sarebbe potuti aspettare durante la precedente gestione.
