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Ethereum batte Bitcoin anche come riserva di valore: parla il gestore di fondi

Una posizione shock da parte di VanEck, che guarda ai grafici e fa una profezia.

È il momento di Ethereum? Oggi la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato ha toccato di nuovo i 4.000$, livello di prezzo che non si vedeva da almeno otto mesi. Complice di questa cosa una questione che – vi avevamo avvisato – i mercati avevano preso eccessivamente sotto gamba, ovvero la dichiarazione di SEC di libera tutti per i protocolli di liquid staking, questione che è legata anche alla possibilità di vedere lo staking all’interno degli ETF USA.

C’è però di più: come scriviamo da giorni, si respira in realtà un’aria nuova su Ethereum, con anche Wall Street che sembrerebbe essere finalmente in grado di apprezzarne presente e futuro. Sul tema è intervenuta qualche giorno fa VanEck, società di gestione di capitali che offre anche ETF su ETH. Ethereum potrebbe trasformarsi in uno store of value, dicono, migliore di Bitcoin.

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Lo “strano” report di VanEck

È indubbio che dietro questa ultima corsa di Ethereum ci sia una spinta istituzionale, dato che i retail continuano fondamentalmente a mancare dal mercato.

Spinta istituzionale che è fotografata nell’ultimo report mensile di VanEck, firmato da Matthew Sigel, Patrick Bush e Nathan Frankovitz.

La nostra intervista a Matthew Sigel di VanEck

A proposito! Stasera alle 21:37 andrà in onda proprio una nostra intervista con Matthew Sigel, che è a capo della divisione ricerca asset digitali di VanEck.

  • Cosa c’è nel report?

Ci sono tanti angoli bullish per il settore e in particolare per Ethereum.

REGOLAMENTAZIONE: si accelera. Il GENIUS Act, il complesso di regole che riguarda le stablecoin è stato già approvato. Il CLARITY Act, che regolamenterà più in generale i mercati crypto, arriverà a breve (si parla di settembre).

RIMBALZO DI ETHEREUM: che vede una crescita a luglio del 50%, spinta da quasi 5 miliardi di dollari acquistati dagli ETF e anche dall’arrivo della tokenizzazione e dal dominio che ha nel settore stablecoin.

RWA: gli asset del mondo reale si muovono a una discreta velocità onchain. Anche questo è un segnale positivo, soprattutto per Ethereum che vede il suo ecosistema (anche con i layer 2 come Arbitrum) dominare.

C’è però un’opinione più forte all’interno del report, di quelle che faranno certamente discutere gli appassionati.

Ethereum può emergere come riserva di valore migliore di Bitcoin

Opinione, come vi abbiamo anticipato, certamente forte. Perché Bitcoin è stato storicamente considerato come un asset simile all’oro, mentre Ethereum ha invece sempre conservato un’anima più tech, più liquida, più malleabile anche nelle regole.

  • Più società che ora comprano Ethereum rispetto a Bitcoin

Calcolo per ora, almeno sul medio periodo, da fare senza Strategy. Ad ogni modo, sono nate nelle ultime settimane diverse società che hanno capacità finanziaria per continuare a comprare e che possono sfruttare, dice il report di VanEck, non solo opzioni e prestiti (come nel caso di Bitcoin) per rendere gli asset fruttiferi. Possono anche partecipare allo staking o alla DeFi per ottenere dei rendimenti.

  • Ethereum può diventare più “scarso” di Bitcoin

Dal passaggio alla Proof of State, Ethereum incorpora un sistema dove le fee vengono bruciate e ci sono token di nuova emissione che retribuiscono coloro i quali hanno messo le loro sostanze in staking.

Da marzo 2023 il circolante di $ETH è cresciuto meno di quello di $BTC. Questo perché nei momenti in cui si utilizza molto il network, in realtà vengono burnati (e dunque tolti dalla circolazione), più ETH di quanti ne vengano prodotti.

Andamento emissione netta BTC vs ETH

Qualcosa che Bitcoin non può fare e che potrebbe rendere, dice il report, ETH più scarso. E dunque più adatto a fare da riserva di valore.

Sul tema domani pubblicheremo un editoriale, perché si tratta di una questione molto più complessa di un semplice grafico che comunque abbiamo riportato.

Per ora però c’è almeno un’informazione da portare a casa: almeno a Wall Street sono tutti MOLTO BULLISH su Ethereum.

Il report completo di VanEck è disponibile qui!

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ghibly79
ghibly79
3 mesi fa

Grosse scemenze, peraltro niente di nuovo: riprendono il marketing dell'”ultrasound money”. La questione, come ho più volte spiegato io stesso nei commenti, è la credibilità della scarsità, non la scarsità in se perché il burn perché salcazzo. Altrimenti io posso fare domani un token con max supply 1 (poi si suddivide) (peraltro è stato già fatto, anche qui niente di nuovo) e dire che è una riserva di valore molto migliore di BTC o ETH perchè “eh, ce n’è uno!” xD Ovviamente due giorni dopo posso stamparne 100miliardi, dato che lo controllo io, quindi non è scarsità credibile.
Discorso, non proprio uguale ovviamente, ma simile per ETH, la cui “politica monetaria” non è immutabile come su BTC, dato che c’è un certo central control: il valore di ETH coincide proprio con questa elite in controllo, e la sua capacità di imporre cambiamenti più agevolmente che su qualcosa di ossificato come Bitcoin, con ovviamente anche tutti i contro di questo approccio, che superano di molto i benefici. Infatti la max supply e i meccanismi per gestirla su ETH sono stati ritoccati più volte, proprio anche storicamente.
Capisco l’euforia ma non è che questa diventa un lasciapassare per poter affermare qualsiasi stronzata uno voglia 😉