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Shutdown USA

Poche ore allo SHUTDOWN USA: Bitcoin e crypto TEMONO la chiusura. Cosa DEVI SAPERE

Ormai manca poco e non sembra ci siano possibilità per un accordo. Cosa cambia per Bitcoin e crypto?

L’accordo non è arrivato. I rappresentanti delle diverse forze politiche del Congresso hanno abbandonato lo Studio Ovale della Casa Bianca più lontani di quanto lo fossero prima dell’incontro richiesto dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. E questo porterà, a meno di clamorosi stravolgimenti dell’ultima ora (comunque possibili) a una paralisi delle attività governative degli USA.

La questione non sembrerebbe aver avuto per il momento delle ripercussioni importanti per quanto riguarda il mercato Bitcoin e crypto, per quanto in passato invece fosse stato, il cosiddetto shutdown. Cosa succederà? Cerchiamo di capirlo anche per prepararci al meglio.

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Nessun passo avanti: cosa vuol dire per il mondo crypto?

Nessun passo avanti, con poche ore ormai rimaste per un accordo che sembra sempre più lontano. Partirà dunque uno stop alle attività straordinarie del governo USA, con il funzionamento della cosa pubblica che si limiterà a quanto c’è di necessario. Ci saranno degli immediati effetti sul mercato:

  • Venerdì niente dati?

Questa è stata la minaccia dell’ufficio che si occupa della diffusione dei dati finanziari e economici sul mercato del lavoro. Trading al buio anche per i mercati tradizionali, cosa che però non sarà il principale dei problemi, almeno per il mondo crypto.

  • Quanto durerà?

Nel caso in cui si dovesse davvero arrivare allo shutdown – cosa che appare, lo ripetiamo, più che probabile – gli occhi saranno puntati sulla durata dello stesso.

Ci sono diverse questioni che stanno andando avanti a livello federale all’interno delle principali agenzie, ovvero SEC e CFTC. Se lo shutdown dovesse effettivamente protrarsi a lungo, c’è il rischio che certe discussioni e certe aperture potrebbero rallentare.

La discussione sullo stop allo shutdown finirà anche per governare qualunque tipo di discussione al Congresso, cosa che potrebbe rallentare anche il percorso di approvazione del CLARITY Act, ovvero il framework di leggi che andrà a governare il mercato crypto negli Stati Uniti.

  • Il più lungo di sempre sotto Trump

A fini statistici vale la pena di ricordare che il più lungo degli shutdown si è avuto durante la precedente presidenza Trump. Si è esteso per 35 giorni, tra il 22 dicembre 2018 e il 25 gennaio 2019.

Il secondo più lungo di sempre è avvenuto sotto la presidenza di Bill Clinton, per 21 giorni, dal 5 dicembre 1995 al 6 gennaio 1996.

Il terzo invece sotto la presidenza Obama per 16 giorni, ovvero dal 30 settembre 2013 al 17 ottobre 2013.

Bitcoin e crypto per ora non ne risentono

Bitcoin e crypto per ora non ne hanno risentito. Bitcoin ha guadagnato circa l’1% dai prezzi ai quali era quotato ieri. Stessa cosa per Ethereum. Fanno peggio invece le alt come Solana e Avalanche.

Più che l’avvio o meno dello shutdown, sarà assolutamente necessario rientrare da questa situazione il più brevemente possibile.

Continueremo a seguire in tempo reale le evoluzioni di questa situazione anche sul Canale Telegram VIP, dove oltre ai segnali ottieni approfondimenti macro esclusivi e che non trovi sul sito.

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