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General Motors accetta Bitcoin? In realtà…

Siamo lusingati dal rapporto di fiducia che siamo riusciti a creare con voi lettori, che dimostrate ogni giorno di considerarci un’autorità nel mondo delle criptovalute e di Bitcoin. Oggi ci avete chiesto in tanti, sia via mail sia attraverso la nostra pagina Facebook, delucidazioni sulla notizia bomba che sta circolando in Italia già da ieri notte. General Motors sta davvero per accettare Bitcoin come mezzo di pagamento? Purtroppo, almeno per questa volta, siamo costretti a darvi una brutta notizia.

NOGeneral Motors non accetterà pagamenti in Bitcoin, almeno per adesso. Riteniamo incredibile che siano circolati, a cascata da siti internet americani per finire poi su testate ben più rispettabili in Italia, rumors possibilisti su una questione che, almeno per il momento, sembrerebbe essere estremamente chiara.

Bitcoin general motors
General Motors NON accetterà Bitcoin, almeno per ora

General Motors non ha alcuna intenzione di investire in Bitcoin e si è detta possibilista sul chiedere ai propri clienti se sia gradita o no l’opzione per eventuali pagamenti in criptovalute. Cosa che nel lingo corporate, ovvero nella lingua che i CEO utilizzano con la stampa, vuol dire letteralmente buttare la palla in tribuna. Per quanto ci farebbe piacere vedere Bitcoin accettato anche da un gruppo storico come General Motors, questo non avverrà a breve. E la risposta del CEO Mary Barra non lascia spazio ad alcun tipo di dubbio.

Nel frattempo chi vuole provare a cavalcare il trend positivo che si è innescato dopo la scadenza di 5,5 miliardi di opzioni su BTC, può farlo scegliendo eToro (qui per ottenere un conto demo gratuito), broker di grande spessore e che offre strumenti avanzati per gestire questo tipo di investimenti. In alternativa possiamo ricorrere anche a quanto viene offerto da Capital.com (qui per iscriversi alla demo gratis), broker CFD che permette di investire anche con leva finanziaria – e sfruttando anche l’algoritmo di intelligenza artificiale per migliorare i nostri rendimenti a mercato.

Cosa ha detto il CEO di General Motors?

Ha detto qualcosa di molto semplice. Qualche tempo fa negò categoricamente che la sua azienda stesse valutando investimenti in Bitcoin e incalzata nuovamente sulla possibilità di accettare pagamenti in criptovaluta ha risposto, in realtà in modo piuttosto sibillino:

“This is something we’ll monitor and we’ll evaluate, and if there’s strong customer demand for it in the future, there’s nothing that precludes us from doing that”.

Ovvero letteralmente: “Questo è qualcosa che monitoreremo e valuteremo e, se ci sarà richiesta forte da parte dei clienti, non ci sarà nulla che ci precluderà di farlo”. In poche parole un “se”, “forse”, “vedremo” – che non è l’annuncio di un bel niente, ma soltanto benzina per chi cerca visibilità grazie alla popolarità di Bitcoin. Non ci riferiamo al CEO di GM, ma piuttosto a chi ha rilanciato la notizia in Italia. Notizia che in realtà risale alle earning calls di General Motors per il quarto trimestre del 2020, avvenute il 10 febbraio 2021.

In soldoni una non notizia, di oltre un mese fa, che non ha alcuna ragione di essere diffusa oggi. Se non ancora la necessità di cercare un posto al sole, mentre Bitcoin continua ad essere tra gli argomenti maggiormente discussi in rete. In un curioso effetto a cascata dagli USA, che non ha fortunatamente coinvolto grossi nomi almeno oltreoceano. Senza che nessuno si sia preoccupato di verificare data, fonte e quant’altro dovrebbero verificare i giornalisti, di nome o di fatto.

Le vere notizie su Bitcoin di oggi

Lasciandoci alle spalle la questione di General Motors, che in realtà è una non notizia, possiamo riassumere brevemente le migliori notizie del giorno su Bitcoin:

  • Il fondo pensionistico KiwiSaver ha investito circa il 5% del suo capitale in Bitcoin

Parliamo di un importantissimo fondo neozelandese, che ha confermato di aver proceduto con un piano di acquisti di BTC partito nello scorso ottobre. Un fondo pensione con approvazione governativa e che oggi gestisce una quantità importante dei fondi per le pensioni dei lavoratori della Nuova Zelanda, un fondo pensione che gestisce circa il 10% del totale dei retirement savings del paese.

Sì, perché sono scadute e non è avvenuto il disastro che qualcuno paventava. Il mercato è tornato a salire, Bitcoin viaggia con un +5% rispetto alla giornata di ieri e sembrano ormai essersi ristabiliti i trend positivi che avevamo dimenticato da qualche giorno. Senza ovviamente dimenticare che, come preannunciato dalle nostre previsioni su Bitcoin, ci sarà da aspettarsi una volatilità molto importante nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Nonostante la non notizia di General Motors, Bitcoin va a tutto gas.

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