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Rivoluzione Mining Bitcoin | Più green e economico con Jack Dorsey

Jack Dorsey aveva già lasciato intendere di avere qualcosa di importante in serbo per il mining di Bitcoin. Tutto era partito, con qualche piccola anticipazione, lo scorso ottobre, per poi cominciare a concretizzarsi soltanto qualche giorno fa, come abbiamo raccontato su Criptovaluta.it.

Ora abbiamo la conferma che Block, una delle aziende che fanno capo a Dorsey, sta preparando un’autentica rivoluzione nel mondo del mining $BTC. Una rivoluzione che, se dovesse andare in porto, lo renderà più ecologico e soprattutto più distribuito, permettendo di fatto a molti più soggetti di aver accesso a questo tipo di operazioni.

Block con Jack Dorsey per rivoluzionare il Mining Bitcoin
Bitcoin mining – arriva la rivoluzione targata Block

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Rivoluzione mining: per il benessere di tutti – e in particolare di Bitcoin

La notizia che è stata diffusa da Jack Dorsey tramite Twitter ha semplicemente dell’incredibile, anche se i nostri lettori ne avevano avuto anticipazione pochi giorni fa. Tramite Block il fondatore ed CEO di Twitter punta infatti a rivoluzionare il mondo del mining Bitcoin, e non solo perché avrebbe intenzione di vendere macchinari. O meglio, questa non è la questione principale di una notizia di questa portata. Ma andiamo con ordine.

Stiamo ufficialmente creando un sistema di mining Bitcoin open.

Questo il laconico Tweet di Jack Dorsey, che poi rimanda ad una lunga serie di Tweet di Thomas Templeton, che sarà leader del progetto, insieme ad una squadra di ingegneri in realtà ancora in fieri.

Cosa ha in mente Block?

Si tratterebbe di una rivoluzione sotto diversi aspetti. I problemi da risolvere, per quanto riguarda il mining di Bitcoin sono diversi, almeno per arrivare al traguardo che si prefiggono sostenitori di Bitcoin come Jack Dorsey.

  • Distribuzione

Ad oggi il mining è relativamente concentrato. Ci sono pool e grandi aziende che controllano una parte importante delle intere operazioni, con il network che rimane sì decentralizzato, ma che potrebbe esserlo sicuramente di più.

  • Costi coinvolti

L’acquisto per le macchine non è alla portata di tutti. Gli investimenti sono corposi e vengono inoltre preferiti i clienti, da parte di chi produce questo tipo di prodotti, che possono acquistare più macchinari. Il che esclude il più delle volte i piccoli che vorrebbero iniziare a fare mining.

  • Difficoltà di approvvigionamento

Tutto questo all’interno di un panorama difficile per acquisire macchinari ASIC, che sono sempre più rari. Gli ordini hanno un backlog molto importante e non è raro aspettare mesi per vedersi consegnato quanto ordinato.

La soluzione proposta da Block è una ricerca che dovrebbe in primo luogo offrire macchinari più economici, più efficienti e soprattutto più facili da reperire. Non è ancora chiaro come, tecnicamente, questi obiettivi saranno raggiunti da Block, ma il team che è stato messo insieme in termini di ingegneria è di quelli di primissima fascia – e non è detto che non si riesca ad ottenere, in tempi brevi o medi, un buon risultato.

Tutto questo all’interno di un progetto che sarà, per stessa ammissione di Block, completamente open e che dunque potrà ricevere contributi anche da progetti terzi. Un passo in avanti enorme nel mondo del mining, che avrà delle ripercussioni possibili anche sul prezzo di Bitcoin, rinforzandone rete e funzionamento.

Una situazione in fieri, ma sulla quale chi guarda al medio e lungo periodo potrebbe sicuramente pensare di investire. Possiamo farlo con Capital.com – vai qui per ottenere un conto di prova gratuito con CAPITALE VIRTUALE ILLIMITATO – intermediario che offre MetaTrader 4 e TradingView oltre che un ottimo WebTrader per tutte le nostre operazioni, tanto nel mondo cripto quanto in quello degli altri investimenti.

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Jack Dorsey è finalmente all in su Bitcoin e i risultati cominciano a vedersi. Dal fondo legale a protezione dei developer, passando per il wallet del quale non si è saputo più nulla, ma che con ogni probabilità sarà la prossima grande novità del connubio BTC e Jack Dorsey.

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