Home / Bitcoin nei portafogli di 8 politici USA | Febbre da cripto in Senato e Congresso

Bitcoin politici USA

Bitcoin nei portafogli di 8 politici USA | Febbre da cripto in Senato e Congresso

È mania Bitcoin anche tra Congresso e Senato USA. No, non parliamo della possibilità che arrivino regolamentazioni più restrittive, ma del fatto che ben otto tra senatori e membri del Congresso hanno investito in cripto.

Anzi, principalmente in Bitcoin e poi in Ethereum, Dogecoin e anche in altcoin minori, almeno per capitalizzazione di mercato. Una situazione che comincia a delinearsi come fortemente bullish, dato che queste saranno le stesse persone che poi dovranno eventualmente votare leggi sul settore.

Otto politici USA puntano su Bitcoin
Sono sette repubblicani e un democratico che investono in Bitcoin e cripto

Il clima intorno a Bitcoin sta cambiando fortemente. E anche chi non avremmo mai pensato di vedere con le “mani in pasta” ora fa trading su BTC. Possiamo trovare Bitcoin come investimento anche sulla piattaforma eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito al 100% con strumenti fintech – intermediario che offre la possibilità di investire anche con avanzate funzioni fintech esclusive.

È qui infatti che abbiamo a disposizione il CopyTrader per la copia dei migliori investitori e trader che operano su questa piattaforma, così come abbiamo a disposizione tutto quanto è necessario per fare trading analitico grazie al WebTrader accessibile direttamente via web. Con 50$ possiamo passare ad un conto reale di trading e investimento.

Sono otto i politici americani di alto profilo che hanno Bitcoin e cripto

Le regole sulla trasparenza degli investimenti per i politici USA sono particolarmente restrittive, e questo ci permette di sbirciare tra gli asset che hanno o hanno avuto in portafoglio. La sorpresa di quest’anno è che sono diventati otto tra senatori e membri del Congresso ad avere Bitcoin o altre criptovalute in portafoglio.

C’è Ted Cruzche sta facendo sforzi notevoli per una normalizzazione del settore – insieme a Cynthia Lummis, entrambi personaggi già conosciuti dal pubblico di Criptovaluta.it. Ce ne sono poi altri sei, che non hanno investito soltanto in Bitcoin ma anche in Cardano, Dogecoin e anche Ethereum.

Con qualche sorpresa tra le loro transazioni, dato che ci sono state sortite anche su BAT, EOS e anche Chainlink. Una situazione che forse in pochi si sarebbero aspettati e che ci restituisce una fotografia molto diversa rispetto a quella che forse ci aspettavamo.

C’è sempre una grande differenza tra quello che il “prete” dice e quello che il prete fa

Un segnale? Oppure la dimostrazione che si predica male e si razzola bene? In realtà tutti o quasi i politici USA che hanno in portafoglio Bitcoin o altre criptovalute si sono spesi pubblicamente per difenderne la legittimità, a partire da Cynthia Lummis e Ted Cruz.

Ma c’è anche un altro tema: abbiamo sempre parlato di quanto sia divisivo nella politica USA il mondo di Bitcoin. E abbiamo anche sempre sottolineato come in realtà i due partiti principali degli USA siano su posizioni fortemente contrapposte. Cosa che viene confermata anche dai portafogli. Sono infatti ben 7 i politici di area repubblicana che hanno Bitcoin o altre cripto in portafoglio, mentre ne è soltanto uno di area democratica.

Certo, gli equilibri potrebbero cambiare, ma per il momento non possiamo che descrivere questa situazione. E con le midterm di novembre ci sarà ancora maggiore attenzione al posizionamento dei politici sempre in relazione a Bitcoin. Con qualche politico che potrebbe spingere ancora di più sul gas in questo senso.

Senza dimenticare che ci sono anche politici più “locali” che stanno combattendo la stessa battaglia – anche tramite acquisti diretti o percependo il loro salire proprio in Bitcoin.

Iscriviti
Notificami
guest

3 Commenti
Più votati
Più nuovi Più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Giorgio
Giorgio
2 anni fa

Ma anche i nostri politici hanno bitcoin in cassa, solo che il wallet è intestato alla cognata del nonno dello zio del cognato del nipote della migliore amica della moglie, il quale ha residenza in Liechtenstein, domicilio in Svizzera ma che è anche l’amministratore delegato di un’azienda con sede in un’isola sperduta nel pacifico della Micronesia, dove, su quest’isola non c’è niente è nessuno a parte la suddetta azienda.
🤒ho fatto fatica a ricostruire tutto.

mirco
mirco
2 anni fa
Reply to  Giorgio

Con tutto quello che ladrano non ne hanno bisogno… e come il mio capo 35Kw di fotovoltaico messo in ditta, chiaramente ha preso i soldi e non serve a un cavolo… gli ho detto miniamo crypto! pago io i miner, ripsosta ma che cavolo me ne faccio…

Giorgio
Giorgio
2 anni fa

35kw?un po pochino amico!
Ogni 2 metri quadri di pannelli fanno un kw, quindi avete impegnato circa 70 metri quadri, di notte come alimenti?quando è nuvoloso come alimenti perché la resa scende, i pannelli al contrario di quello che si pensa rendono di più nelle stagioni intermedie primo per l’incidenza angolare del sole e poi perché d’estate con le alte temperature la resa diminuisce, il problema è questo dei pannelli, anche noi ne abbiamo, 10 volte quelli descritti da te, ma abbiamo anche un forno fusorio da 5 MEGAWATT di potenza.
Detto questo i soldi e il potere non bastano mai ad alcuni soggetti.