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PRINCIPE ALBERTO CRIPTO

Il principe Alberto di Monaco è nel mondo crypto! | Lo accompagna DigitalBits…

La Fondazione Principe Alberto II di Monaco può contare oggi su un’App dedicata, progettata sulla blockchain di Digitalbits. I sostenitori dell’ente di beneficienza potranno effettuare donazioni in criptovalute, per un progetto attivo nella salvaguardia dell’ambiente.

Torna così tra le nostre news Digitalbits, che già conoscevamo per via dei suoi rapporti con l’A.S. Roma, di cui è sponsor tecnico ormai da più di un anno.

Altro segnale questo forte dell’apertura del mondo cripto anche a quella mondanità che può fargli da sponsor ai piani che contano. Segnale sul quale possiamo investire anche con Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli STRUMENTI DI TRADING – intermediario che ci permette di investire al top su 140+ cripto, scelte tutte tra le migliori del mercato.

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Fondazione Principe Alberto vola nel mondo cripto

La Fondazione Principe Alberto II di Monaco nasce nel 2006 a difesa dell’ambiente, come portavoce di un modello di sviluppo sostenibile. Attiva in tutto il mondo, la fondazione promuove il dialogo tra istituzioni politiche, comunità scientifica e rappresentati delle economie internazionali su delicati temi quali lotta al cambiamento climatico e sviluppo di energie sostenibili.

Principe alberto cripto - analisi di Criptovaluta.it
Si può fare?

Gli ultimi due punti sono ormai presenza fissa nell’agenda del comparto che fa capo alle criptovalute, una vera e propria industria che come tale ha un suo impatto sull’ambiente al pari degli altri soggetti coinvolti nella produzione di beni e servizi.

Industria che annovera esempi virtuosi in fatto di carbon neutrality, dimostrandosi sul pezzo e facendo del suo carattere green una bandiera sventolata a volte, purtroppo, anche per sterili schermaglie intestine.

Ci riferiamo in particolare agli attacchi che certe posizioni radicalizzate negli ambienti proof-of-stake rivolgono periodicamente a Bitcoin, criptovaluta per eccellenza e costantemente sotto attacco da parte di istituzioni centrali, spesso proprio con la scusa del suo impatto ambientale.

Attacchi smentiti dai fatti, come dimostra ad esempio il recente rapporto stilato da Bitcoin Mining Council, che evidenzia come a fronte di una potenza di calcolo sempre in crescita, i miner facciano registrare un proporzionale calo dell’energia impiegata, con le rinnovabili che parallelamente vengono adottate in misura crescente.

Doverosa digressione, ma non fuori tema, per inquadrare l’operato della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, che ha scelto la blockchain di Digitalbits per sviluppare un’app con la quale poter sensibilizzare gli utenti e ampliare la raccolta fondi.

Ambientalismo, cripto e…

Fondi destinati alla promozione di politiche attente all’ambiente e all’ecosistema, e grazie ai quali l’organizzazione potrà proseguire nel suo lodevole cammino. Gli utenti potranno donare direttamente da smartphone, grazie al wallet integrato nell’App.

I sostenitori potranno inoltre acquistare biglietti NFT per partecipare a eventi a tema, o per sostenere attivamente le attività della fondazione. La scelta di Digitalbits non è affatto casuale, con la piattaforma che garantisce una certa velocità e contemporaneamente un contenuto impatto ambientale.

Il partner della Fondazione Principe Alberto II di Monaco è inoltre una nostra vecchia conoscenza, dato che l’abbiamo visto stringere accordi con l’A.S.Roma esattamente un anno fa, quando la blockchain è diventata sponsor tecnico della formazione capitolina.

Impegni calcistici che attingono a piene mani dai più prestigiosi club della serie A, con Digitalbits che figura anche tra i cripto sponsor dell’Inter, squadra di cui la stampa di settore ormai (s)parla di continuo, per via di alcuni sponsor del nostro comparto che risulterebbero in difficoltà con i pagamenti concordati.

La stampa sportiva sta ricamando sulla vicenda ormai da un po’, dimostrando un’attenzione verso l’universo delle criptovalute cha a tratti si fa commovente: tra un FUD e l’altro, ogni tanto scappa una lacrimuccia anche a noi. Dal ridere.

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