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Tiffany Sold Out

NFTs: successo per la collezione di Tiffany | Ecco come sono andate le vendite


Grande successo per NFTiffs, la collezione NFT lanciata di recente da Tiffany’s e andata solud-out in meno di mezz’ora. I 250 collezionabili a firma CryptoPunks sono stati venduti al prezzo di 30 $ETH ciascuno nella giornata di venerdì 5 agosto.

Un successo annunciato, del quale vi avevamo dato notizia nonappena saputo del lancio, che dimostra come il mercato dei Non Fungible Token sia più che mai vivo. Buona notizia anche per Ethereum, che si conferma asset di riferimento quando si parla di collezionabili, digitali e non.

Segnale ancora una volta che certi tipi di impegni, al netto delle ovvie polemiche, continuano a riscuotere interesse da parte dei mercati. Un segnale sul quale poter investire anche con Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratis con CAPITALE DI PROVA INFINITO – intermediario che ci permette di investire su 140+ cripto già inserite a listino con strumenti unici e professionali.

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NFT e oggetti reali: è questo il futuro?

Distinguo necessario, quello tra item virtuali e reali, perché la collezione in oggetto è ibrida. L’iniziativa si rivolgeva infatti a chi già era in possesso di CryptoPunks, col gioielliere impegnato a riprodurre una copia fisica degli esclusivi e costosissimi token. Al drop NFT del 5 agosto farà seguito la produzione di gioielli che verranno consegnati a inizio anno prossimo.

Storia di un successo annunciato, e di cui vi avevamo dato notizia esattamente una settimana fa. Storia rilanciata non senza una punta di orgoglio dai piani alti di CryptoPunks, che affidano a Twitter le celebrazioni del caso.

Onori per il gioielliere e per il suo partner digitale, ma anche qualche onere del caso: sembra che, immediatamente dopo il sold-out, qualche utente abbia dato il via a un mercato secondario (i possessori hanno tempo fino al 12 agosto per riscattare i NFT) , con i NFTiffs quotati adesso a 27 Ethereum, contro i 30 di partenza.

Polemiche al solito TIFFANY
Ci sono già diverse polemiche

Poco male per i possessori presenti e futuri degli esclusivi collezionabili dato che, cambio alla mano, si tratta di item non alla portata di tutti. Sono dinamiche che caratterizzano i mercati in generale, che siano essi contestualizzati in ambiente DeFi o meno.

Trader, speculatori, appassionati: ma fa davvero differenza?

Per chi non avesse ancora fatto il conto, il drop ha mosso qualcosa come 12,5 milioni di dollari in venti minuti. L’operazione, e con essa il successivo fiorire di compravendite tra privati, dimostra chiaramente come il mercato dei Non Fungible Token dimostri una vivacità che non sembra soffrire le condizioni che i mercati stanno attraversando.

Condizioni che ancora delineano un quadro bear, con momenti di ripresa e successive ricadute: caratteristiche tipiche di qualsiasi mercato. Quello delle criptovalute non sfugge a tali dinamiche, con illustri nomi della finanza pronti a scommetterci adesso più che in altri momenti. E se i big delle valute fiat dimostrano interesse verso Bitcoin e criptovalute più in generale, la nicchia dei Non Fungible Token è diventata vero feticcio per chi investe in lusso, crypto gaming e progetti di intrattenimento a più ampio respiro.

Senza voler scomodare l’intera bibliografia di casi di successo che quotidianamente vi raccontiamo, citiamo Polygon e la sua recente partnership con Mummy.io che parte dai token per capitalizzare in un metaverso sempre più foriero di opportunità. Quello dei NFT è un comparto che potrebbe essere considerato a sé, e di sicuro appeal per le aziende che operano nei settori più disparati. Tra quesi, quello del lusso sembra crederci più di altri: il caso Gucci è qui a dimostrarlo, con la maison che punta tutto sulle cripto senza preoccuparsi minimamente di quanto dicano listini e mercati. E il caso NFTiffs ci offre una piacevole conferma.

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