Finalmente gli astri tornano ad allinearsi: dopo un lungo periodo di sofferenza, in cui molti dei progressi passati sono stati messi in discussione dai miscredenti, la DeFi torna a dettare legge. Crescono i protocolli, aumentano i capitali on-chain, e performano bene gli asset di questo settore, offrendo performance talvolta anche superiori dei benchmark crypto.
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Il merito non può che essere ovviamente, almeno in parte, di Ethereum. La regina della DeFi mette il turbo e va a registrare una delle corse più aggressive mai viste fino ad ora, con un apprezzamento del 43% nell’ultimo mese. In tutto ciò c’è anche lo zampino degli istituzionali e delle istituzioni negli Stati Uniti, con inflow ETF da paura e una questione regolamentare in sospeso che sta per essere risolta una volta per tutte.
Spinge forte il TVL del settore DeFi: ci avviciniamo ai massimi del 2021
Uno dei primi segnali di forza del comparto DeFi, arriva, come di consueto, dalla metrica del TVL, ovvero del valore totale degli asset bloccati nei vari protocolli. Al momento ci troviamo a $139 miliardi, numero in forte crescita dagli $87 miliardi registrati appena 3 mesi fa, che attesta la fase entusiasmante che sta vivendo l’industria.
Chiaramente però c’è ancora uno sforzo da fare per raggiungere i massimi di novembre 2021, quando contavamo $176 miliardi in capitali. Da allora abbiamo assistito ad un momento di buio totale, con gli utenti che sono scappati (o sono stati schiacciati) dalle diverse intemperie del 2022. Ora però sembra che la giostra stia ripartendo, e sembra intenzionata a replicare i successi della storica “DeFi Summer”

Esplodono i volumi on-chain: i protocolli DEX si mangiano parte del mercato centralizzato
Un dato che invece ha superato abbondantemente il record DeFi del 2021 è quello dei volumi di scambio decentralizzati, attualmente a $19,67 miliardi nelle ultime 24 ore. Al picco dello scorso bull market eravamo arrivati a $24 miliardi, mentre nel corso del 2024/2025 abbiamo fatto di meglio in più occasioni. Solo il 19 gennaio 2025 i volumi sono schizzati a $46 miliardi.
I protocolli più attivi in questo contesto sono PancakeSwap, Uniswap, Raydium, Orca e Aerodrome. Di recente sono comparsi anche delle piattaforme di ultima generazione che hanno offerto un buon boost alle metriche, tra cui Fluid ed Hyperliquid.

A giugno il rapporto tra volumi DEX e volumi CEX ha raggiunto il massimo storico del 28%. Appena 5 anni fa il valore era di appena lo 0,36%. Questo testimonia come sempre più utenti e sempre più capitali siano interessanti a varcare le soglie della DeFi, per motivi di convenienza, sicurezza e privacy.
I token DeFi si colorano di verde: ottime performance sui mercati
Che la DeFi stia spingendo lo capiamo anche e soprattutto dalle ottime performance dei vari segmenti di questo settore. Tutto ciò che è annesso al contesto delle interazioni decentralizzate sta facendo bene sul mercato delle criptovalute. Apparte i token dei DEX, quelli dei protocolli di lending e le monete crypto-backed ( in versione wrappred), il resto sta crescendo meglio di ETH nelle ultime 24 ore.
Questo è un segnale di forza del comparto altcoin, facilitato anche dalla caduta della dominance di Bitcoin che ha lasciato una boccata d’aria a molti shitcoiners. Tra le nicchie più in forma citiamo quella dello yield farming, dei protocolli stablecoin, e degli ecosistemi EtherFi e Curve. Tutto molto bullish!

Addirittura, se sommiamo la capitalizzazione complessiva di tutte le varie categorie di asset DeFi, ci accorgiamo di essere in all-time high rispetto al top di maggio 2021. Molte blue chip ancora devono recuperare parecchio dal precedente bull market, ma nel frattempo sono nate nuove monete e nuove narrative ( es. liquid staking) che hanno contribuito ad accrescere il valore complessivo del settore.
Ciò può significare due cose insindacabili: la prima è che la DeFi sta migliorando e sta affinando le sue potenzialità, sia in termini tecnologici che finanziari. La seconda è che oggi è molto più difficile scovare il progetto vincente o la gemma, in un contesto dove esistono molti più asset e la liquidità appare più frammentata.

Ethereum, Wall Street ed il Congresso USA offrono il giusto carburante alla DeFi
Chiaramente la DeFi non è ripartita così a caso, ma in seguito ad alcuni eventi che hanno segnato un vero cambio di passo a livello di narrativa. Da un lato Ethereum, che recupera un livello chiave nel rapporto grafico contro Bitcoin, ha riacceso l’attenzione per tutti quegli asset secondari che si basano sulla propria tecnologia decentralizzata.
Miliardi di dollari stanno confluendo sul mercato crypto, favorendo ETH e le sue altcoin correlate, causa anche un grande supporto da parte degli istituzionali a Wall Street. Per diversi giorni gli ETF Ethereum hanno attirato enormi inflow di capitale, alimentando un trend di ottimismo ed euforia. Solo ieri sono entrati $726 milioni, record assoluto dal lancio di questi strumenti. Oggi tra l’altro, gli inflow su ETH hanno superato quelli su BTC.

Non dimentichiamoci poi i benefit che stanno arrivando dal fronte della regolamentazione in USA. Da poco è stato approvato il CLARITY Act mentre nelle prossime ore si avrà la firma del tanto atteso GENIUS ACT. Quest’ultimo potrebbe dare il giusto supporto per un framework sulle stablecoin, che ovviamente si pensa che si ripercuote positivamente su tutto il comparto DeFI. Allacciate le cinture, e tenevi forte!
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