Citi ha diffuso delle previsioni sul prezzo di Bitcoin che sono relativamente bullish per l’asset re del comparto degli asset digitali. Il caso di base – ovvero quello che dovrebbe verificarsi senza spinte bullish ulteriori, parla di un BTC a 135.000 entro fine anno, aumento eventuale che vorrebbe dire un +15% circa dai prezzi attuali.
Ci sono poi casi anche bearish e bullish: per il primo si parla di possibilità di rivedere i 64.000$, nel secondo invece una spinta fino ai 199.000$, secondo le previsioni della grande banca che sono state diffuse qui da Financial Times, non prive di un certo tono canzonatorio.
Parlano gli analisti di Citi
A parlare sono Alex Saunders e Nathaniel Rupert, per un’analisi che però non è piaciuta a Financial Times, testata storicamente avversa a Bitcoin e che ha risposto a queste previsioni con un titolo invero assai canzonatorio:
Bitcoin salirà di prezzo se più persone lo compreranno e non salirà di prezzo se non lo compreranno: Citi
Parlando poi di economia di numbers go up e di Bitcoin che vale tanto quanto è disposto a pagarlo la prossima persona che lo comprerà . Sorpresa: è così per tutti gli asset, oro compreso – e non c’è forse bisogno di far finta che si tratti di una caratteristica esclusiva di Bitcoin. Detto questo, passiamo alle analisi.

Qui il grafico che rappresenta i tre casi individuati dagli analisti: bull case a 199.000$, base case a 135.000$ e bear case a 64.000$. In realtà il modello è più complesso ed è stato esplicitato già in precedenti analisi, partendo anche dall’adozione e dal costo del mining.
In realtà c’è qualcosa di più interessante del prezzo
In realtà nell’analisi che è stata fornita da Citi c’è tanto di più interessante del prezzo. Come riporta FT correttamente infatti:
Quando abbiamo rilasciato i primi modelli [di prezzo di BTC, NDR] nel 2022, i mercati crypto erano polarizzanti con gruppi di entusiasti e tanti scettici ed era piuttosto separato dai mercati tradizionali.
Con riferimenti poi al caso del fallimento di FTX, dove i clienti della banca chiedevano quali potessero essere gli effetti sulla cosiddetta economia “reale” e sulla finanza tradizionale. Non siamo più a questo punto secondo Citi, che afferma poi:
Primo: I crypto asset sono cresciuti e oggi rappresentano una quantità più significativa di capitale. […] Secondo: gli asset relativi alle crypto oggi sono una parte significativa di alcuni dei più importanti indici finanziari (S&P 500, NASDAQ 100, RUSSEL)
Con il riferimento che è alle società quotate come Coinbase, Strategy e Block che sono parte appunto degli indici di cui sopra.
Una maggiore chiarezza da parte dei regolatori condurrà più istituzioni del mondo della finanza tradizionale a essere coinvolte nell’ecosistema crypto, secondo la nostra visione. Questo incrementerà le correlazioni…
FT critico
Nell’articolo che abbiamo comunque linkato poco sopra ci sono diverse critiche sulle quali torneremo in un editoriale domani, affrontando i diversi modelli che esistono per la predizione del prezzo di Bitcoin.
Noi giochiamo più sul classico – puoi controllare qui le previsioni di prezzo di Bitcoin del nostro Alex e – come sempre accade – dire anche la tua per quanto riguarda le nostre intuizioni, sempre nero su bianco e sempre aperte alla discussione e allo scrutinio.
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non guardare al prezzo ma al tempo che fino ad ora lo considero ancora di breve durata essendo un asset dei più giovani e andrà bene a qualsiasi prezzo, se poi scenderà a 64.000 quale migliore occasione per aumentare la posizione? Ognuno avrà i propri obiettivi ma Saylor con le sue mosse ci sta dicendo di acquistare ancora e rimanere investiti.