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$3,7 MILIARDI in uscita dalla staking di Ethereum: è un PROBLEMA per ETH?

Lunga coda di validatori in uscita dallo staking. Ti spieghiamo perchè non è così un dramma come sembra.

In pochi se ne sono accorti ma in questo momento ci sono oltre 794.000 ETH in fila per uscire dallo staking di Ethereum, il valore più alto mai registrato dall’introduzione del meccanismo di consenso POS. Una cifra che potrebbe, almeno da un punto di vista logico, creare non pochi problemi qualora tutti quegli ether venissero scaricati sul mercato.

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La coda, detta in gergo “queue”, è molto lunga e ci vorranno tecnicamente più di 13 giorni  per smaltire tutti i validatori che hanno inviato richiesta per uscire dal protocollo. C’è chi è preoccupato che nei prossimi giorni avremo dunque una forte pressione di vendita sulla seconda moneta del mercato. In realtà però, ci sono dinamiche più complesse da dover esaminare per capire cosa c’è davvero dietro questi numeri e trarre una conclusione.

Ethereum staking: partiamo dalle basi

Facciamo un attimo un breve ripasso per chi non conosce come funziona lo staking di Ethereum: per partecipare alla Proof of Stake, è necessario fornire in stake almeno 32 ETH, bloccandoli nel protocollo per contribuire alla sicurezza. Questa operazione è svolta dai cosiddetti “validatori”, ossia attori che, dopo aver fornito una garanzia (gli ETH in stake), si occupano di proporre blocchi e validare transazioni nel network.

staking eth pos
Staking EthereumFonte dati: https://ethereum.org/it/staking/

Chi non possiede 32 ETH può comunque partecipare allo staking ed ottenere ricompense passive, ma si deve appoggiare a servizi di liquid staking, come Lido o RocketPool. In questo caso la figura del validatore è gestita direttamente dalla controparte, che aggrega i depositi degli utenti e attiva il numero di nodi necessario per impegnare i fondi raccolti.

L’ingresso e l’uscita di ogni validatore su Ethereum non sono però immediati, ma regolati da un sistema di code (queue) che serve a garantire la stabilità del network ed evitare che grandi quantità di ETH possano essere aggiunte o rimosse nello stesso momento. Mano a mano le code smaltiscono in base a un limite giornaliero, così da mantenere costante la sicurezza di rete.

Ethereum unstaking, coda enorme di validatori in uscita 

In questo momento, c’è una grandissima richiesta di uscita da parte dei validatori, che vogliono ritirare le monete precedentemente depositate sullo staking di Ethereum. Secondo i dati di “validatorqueue”, ci sono 794.256 ETH in attesa di uscire, che corrispondono a circa $3,7 miliardi. Mai fino ad ora il network aveva visto un outflow così consistente, sin dall’apertura del POS a maggio 2023.

Questo trend di uscite è iniziato in realtà già da qualche settimana, ma da allora le dimensioni della coda ed i tempi di elaborazione previsti sono aumentati vertiginosamente fino a raggiungere il massimo attuale. Da notare come anche i depositi sono leggermente in crescita, con 367.826 ETH in fila d’ingresso, ma i numeri sono fortemente sbilanciati da parte dell’exit.

validator queue Ethereum
Code validatori Fonte dati: https://www.validatorqueue.com/

Chiaramente, come dicevamo prima, una quantità simile di ETH in uscita rappresenta un potenziale rischio per il mercato. Potenzialmente, se anche solo la metà di queste monete venisse venduta, potrebbe innescare una pressione ribassista notevole. 

Sarebbe un’interpretazione plausibile, se non fosse che in realtà subentrano determinate circostanza che rendono il quadro molto più complesso, ma anche meno bearish di quello che sembra sulla carta.

Da cosa è dovuta questa fila in uscita dei validatori?

Sono diversi i motivi che possono portare uno o più validatori a uscire dallo staking di Ethereum, e a creare la congestione che vediamo ora. Principalmente, il fatto che il prezzo di ETH sia cresciuto così tanto nelle ultime settimane, può aver spinto molti utenti a voler ritirare i propri token per fare take profit. Ma ci sono spiegazioni più profonde che trovano spazio nei meccanismi della DeFi.

Come riportato anche dall’utente  X “DefiIgnas”, una spiegazione plausibile è che gli utenti stiano riducendo riducendo la propria esposizione a leva nei mercati di prestito. È risaputo che molti degen cercano di sfruttare le fasi più bullish mettendo in stake ETH su Lido o altri fornitori LST per ottenere la versione liquida stETH, la quale viene poi impiegata nei money market per prendere in borrow altri ETH, e ripetere il ciclo quante più volte possibile.

Questa strategia garantisce un effetto leverage, e yield più elevati, ma possono portare a perdite o disincentivi quando i tassi per il prestito di ETH salgono sopra un certo livello. Ecco, su protocolli come Aave è successo esattamente questo: il borrow rate è salito recentemente al 2,7%, spingendo in molti ad interrompere l’effetto loop e ritirare i propri ETH da Lido, che a sua volta ha dovuto far uscire i suoi validatori.

borrow ethereum
Borrow rate ETHFonte dati: https://app.aave.com/reserve-overview/

Secondo questa logica la coda di ETH in uscita dallo staking non rappresenta un grosso problema. Quei token, probabilmente, verranno semplicemente restituiti ai protocolli di lending, e non venduti.

Un’altro fattore che spiega i grossi unstake su Ethereum

Quanto spiegato fino ad ora si ricollega anche ad un altro scenario che è in atto e che giustifica ancor di più un’uscita di massa dei validatori Ethereum. La buona riuscita della strategia di assumere leverage con il lending dipende infatti molto dalla stabilità dei token LST, come stETH, impiegati di norma come collaterale per prendere in prestito altri ETH.

Se il prezzo di questi token di discosta da quello che è il “peg” naturale ( tecnicamente 1 stETH dovrebbe valere come 1 ETH) allora alcuni degen potrebbero andare incontro a rischi di liquidazione. E negli ultimi giorni stETH (così come wstETH) è sceso leggermente dal rapporto 1:1, creando sicuramente un pò di panico tra quelli che dovevano difendere la propria posizione in lending.

Inoltre questo “depeg”, se così lo vogliamo chiamare, potrebbe anche aver spinto molti utenti a voler effettuare operazioni di arbitraggio. Come? Facendo unstake di ETH, scambiando sul mercato ETH per stETH, per poi fare di nuovo l’unstake su Lido ed ottenere un guadagno (l’exchange rate è sempre 1:1 di default). Ricordiamo che anche su Lido c’è un exit window di qualche giorno

rapporto prezzo ethereum e token lst
Prezzo stETH vs ETHFonte dati: https://www.coingecko.com

Conclusioni: Ethereum è in pericolo?

Assolutamente no. Magari una parte degli ETH unstake verranno effettivamente venduti per monetizzare l’ultimo rally di Ethereum, ma la maggior parte sarà probabilmente riallocata nelle varie strategie DeFi. Non ci saranno dunque grosse vendite, almeno per quello che riguarda l’uscita dallo staking, ma piuttosto restituzioni nei protocolli di lending ed arbitraggi vari.

Siamo salvi, almeno per ora: “the show must go on”.

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