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Crypto gaming e play to earn : Microsoft dice NO! | Anche se in azienda…

Bomba di Phil Spencer su metaverse e giochi P2E: l’A.D. di Microsoft Gaming banalizza le dinamiche del metaverso in ambito al gaming, e bacchetta i titoli P2E che a suo dire sfrutterebbero gli utenti.

In un momento delicato per i mercati, intanto, l’industria del crypto gaming continua a sfornare titoli e investimenti di enorme portata, e guarda caso proprio nella direzione in cui Spencer vede del marcio. Ma con riserva…

Non sarebbe la prima volta che Microsoft perde un rivoluzionario treno. E chissà che non stia decidendo di perderlo di nuovo . Tutto questo mentre il settore Metaverse e Gaming continua ad essere uno dei più interessanti per gli investitori – con eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito e con il TOP degli strumenti crypto – che offre addirittura degli Smart Portfolios sul tema.

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Microsoft, Microsoft delle mie brame…

Ricordate il Conte Uguccione? Il calcio esiste solo nelle vostre menti bacate, e di quelli come voi che vanno allo stadio per romper i .. Ecco, andiamo avanti di 25 anni sostituendo la parola “calcio” con P2E, e “stadio” con metaverse.

Aggiustamenti semantici del caso, qualche correzione qua e là ed ecco riassunto, volutamente distorto, il pensiero su metaverse e P2E di Phil Spencer, a capo di Xbox e a cui vanno i nostri ossequi ed eventuali scuse per l’accostamento azzardato.In ogni caso a leggere certe dichiarazioni ci scappa una risata, e qui il novello Uguccione non può sottrarsi a eventuali critiche, che siamo certo non mancheranno di arrivare da chi all’interno del panorama crypto gaming popola la frangia più radicale.

Quella che ama il P2E e che trova pan per i suoi denti nei tanti titoli su cui rinomate aziende del settore continuano a profondere sforzi tecnologici e investimenti di ingente portata. Torneremo su chi investe in giochi e blockchain più tardi, per ora ci concentriamo sulla bomba sganciata dalla software house di Microsoft.

Gaming Microsoft investimenti
Microsoft in realtà prova a navigare il settore da tempo

Phil Spencer, dicevamo, è convinto che il metaverse esista da una trentina d’anni, da quando cioè i videogiochi hanno iniziato ad adottare ambientazioni 3D, ma è sui giochi Play-to-earn che non nasconde un atteggiamento di aperta critica.

Sul P2E ci andrei cauto. Si tratta di uno sfruttamento generalizzato dei giocatori, a fronte di un numero ristretto di essi che riesce in qualche modo a trarne profitto.

Una forzata dimostrazione di scarso interesse verso il comparto? Può darsi, ma l’atteggiamento assomiglia un po’ a quello di chi tenta di nascondersi dietro a un dito. L’A.D. di Microsoft Gaming continua affermando di poter rivedere la sua posizione nel caso in cui dovessero saltar fuori nuove modalità di utilizzo per i giochi P2E, che guarda caso iniziano a figurare tra i titoli di Redmond.

Eppure qualcuno in azienda…

Ma poi, è lecito pensare, da quale pulpito viene la predica? Saranno d’accordo i parigrado in casa Microsoft, che proprio di recente ha approcciato il settore P2E con investimenti in StarHeroes? Un approccio timido, passateci il temine, visto che le possibilità di monetizzare in-game sono legate alla sola esperienza di gioco, escludendo di fatto un mercato secondario tra utenti.

Dinamiche già viste in altre occasioni, caso Ubisoft in primis, e che puntualmente non hanno mancato di suscitare le ire dei tanti gamer che proprio nelle dinamiche osteggiate da Spencer trovano il massimo interesse.

Spencer a cui, dall’alto della sua esperienza e indiscussa caratura professionale, certamente non saranno sfuggite le mosse di Animoca Brands, che punta sul P2E con investimenti sempre più consistenti.

Allo stesso modo, ai piani alti di Xbox dovranno in qualche modo essere arrivare le dichiarazioni di Robbie Ferguson, oppure quelle di Tim Sweeney che da Epic Games è pronto a banchettare sul cadavere di Minecraft, confermando la massima libertà di utilizzo dei NFT nei suoi titoli.

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