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Crypto ALT SEASON sta per arrivare? Chi gioca in serie A, chi verrà RETROCESSO e le NUOVE PROMESSE del comparto

Non tutte le crypto giocano lo stesso campionato. In attesa della cosiddetta alt season, qualche idea sulla quale ragionare.

A un passo dal nuovo massimo per Bitcoinqui puoi attivare il tuo PAC – e invece a distanze importanti dai massimi per tante criptovalute che fino ad oggi, in questo ciclo, hanno finito per deludere. Su tutte Ethereum nonostante una performance importante nelle ultime 48 ore.

La domanda che si stanno facendo tutti è quella degli ultimi mesi: è un segnale di arrivo della alt season – la stagione dove sono le crypto gregarie a guadagnare di più? Oppure continuerà una dominance di Bitcoin che, al netto di pause più o meno importanti, è destinata comunque a salire?

Qualche appunto anche a margine della live su YouTube di questa settimana, una live nata anche per chiarire, discutendone con voi, la nuova struttura del mercato crypto, che potrebbe essere molto diversa da quella delle stagioni precedenti.

Cinque campionati diversi per le crypto: perché forse non ha senso parlare di alt season

In realtà la discussione che abbiamo avuto insieme sul nostro canale YouTube è stata più ampia e aveva come intenzione sia capire cosa potrebbe succedere in termini di politica monetaria USA e conseguente riflesso sull’andamento del mercato crypto, sia invece capire di che tipo di strutture stiamo effettivamente parlando.

La live dove abbiamo introdotto il concetto – utile per capire il momento

Qui puoi ascoltare la puntata anche sul nostro Podcast – che rinasce con la sua seconda stagione coprendo come sempre tutte le questioni più importanti del mondo crypto e Bitcoin.

Tornando alla questione principale: potrebbero esserci almeno cinque diversi campionati che saranno giocati da crypto che sono diverse per provenienza, per gestione, per importanza e anche per livello di contatto con il mondo della finanza tradizionale.

  • Il mondiale: Bitcoin e?

Che Bitcoin sia nel mondiale, anche fosse soltanto per performance, è fuori di dubbio. Oltre a essere l’asset più solido del comparto, è anche quello che è arrivato più velocemente al contatto con Wall Street, di fatto travolgendola.

Se dovessimo ragionare nei termini in cui ragiona Warren Buffett – sarebbe uno dei pochi asset con prospettive da qui a 10 anni senza dubbio alcuno. Gli altri dovranno giocarsi prima il raggiungimento di questo “livello”, poi la permanenza nella competizione.

  • La serie A: Ethereum, Solana, Chainlink, Ripple e BNB?

La Serie A è un signor campionato. Al suo interno ci sono criptovalute che ormai hanno dimostrato tanto e che vivono di vita propria – talvolta anche scollegandosi dal mercato nel suo andamento principale.

Senza voler fare un torto a nessuno, abbiamo mantenuto questa lista il più possibile breve, pronti però certamente a allungarla. Non essere in serie A non vuol dire che l’investimento sia necessariamente sbagliato, come vedremo parlando del prossimo… campionato. Probabilmente meriteranno la serie A anche quelle crypto che sono in attesa di ETF negli USA.

Quindi ok anche a Hedera, Litecoin, ma anche Ripple e le altre top che sono in attesa di ok da parte di SEC.

Capitolo BNB: avrà probabilmente un ETF, ma a spingere ancora sono quei prodotti che Binance lancia e che lega a questo token.

Capitolo Cronos Cro: c’è CDC che sta facendo molto e che probabilmente tornerà a renderlo centrale. Probabilmente continuerà a giocare un campionato “alto”.

  • La serie B: Ton, AAVE e chi altri?

Serie B deve essere inteso come un gran risultato ottenuto dalle crypto che compongono questa lista. Abbiamo individuato TON, per quanto le ultime performance, quelle del 2025, la porrebbero nel pieno della zona retrocessione.

AAVE e il top del segmento DeFi – che hanno già corso molto – dovranno dimostrare di essere ancora cruciali nel prossimo ciclo. Per chi vi scrive avranno quasi certamente questo spazio. Dovranno però – come succede davvero nel calcio – dimostrarlo sul campo. Il blasone c’è, ma non sempre è sufficiente.

  • La serie C: sgomitare per rimanere rilevanti

È una serie C piena di grande blasone. Ci sono crypto che hanno perso terreno importante rispetto all’ultimo ciclo e che molti sperano di veder tornare al massimo, o sui massimi. Tra queste c’è Cardano – che pur rimane a ridosso della top 10 ha perso tanto entusiasmo. Blasone? C’è tutto, anche perché è una delle crypto made in America. Perché non inserirla nella serie A delle crypto che sono in attesa di ETF? Perché per TVL e per altri fattori appare un po’ in difficoltà.

Altro blasone in serie C: Bitcoin Cash, che rispetto a Bitcoin storicamente arranca, ma che in diverse fasi dello scorso ciclo ha dato dei colpi di coda importanti.

Ancora blasone: Polygon Matic, che arranca in termini di prezzo e anche in termini di attenzione, complice l’arrivo copioso di layer 2 su Ethereum di grandi prestazioni e grande rilevanza.

  • E tutto il resto?

Qualcuno si troverà indispettito dal non trovare le crypto che ama nelle tre serie… professionistiche. Il punto è che da qualche parte andava tracciata una linea e che non tutte possono godersi i piani alti.

Vuol dire che vanno eliminate il prima possibile dal proprio portafoglio? No, ci sono tante crypto di belle speranze e che hanno un vantaggio innegabile rispetto a quelle delle serie superiori: possono – se le cose dovessero andare bene – offrire rendimenti anche più alti.

Per il resto non posso che consigliarvi di guardare al portafoglio di Criptovaluta.it – gestito dal direttore Alessio Ippolito – che contiene un buon assortimento di crypto che appartengono a tutte le categorie di cui sopra. Anche per capire come muoversi e come si muove chi ha già una certa esperienza (e risultati comprovati) nel settore.

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