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Dogecoin, Ripple, Solana e Litecoin nei fondi di una società quotata negli USA

Tante crypto in paniere, con l'aiuto di Donald Trump Jr.

Una società quotata che investe in Dogecoin? È tutto vero. Si tratta di Thumzup, società che ieri ha confermato di aver approvato un piano da 250 milioni di dollari per detenzioni crypto che includono, oltre a DOGE, anche Ripple XRP, Solana SOL, Litecoin LTC e i classici Bitcoin e Ethereum. Il meccanismo è lo stesso che abbiamo visto operare già con diverse società quotate in borsa negli USA, con la differenza però che questa volta sembrerebbe esserci l’intenzione di muoversi con una sorta di paniere, ovvero appunto includendo più crypto.

Si tratta di una società californiana, che al momento ha tra le altre cose circa 19 Bitcoin in cassa – controvalore ai prezzi attuali superiore ai 2,3 milioni di dollari, e che avrebbe appunto un piano molto articolato per aumentare suddette detenzioni.

Non è chiaro ancora quali saranno le ripartizioni e le quote, ma sappiamo che si investirà appunto in un paniere di crypto relativamente anomalo – includendo anche quel Dogecoin che è tornato a far sognare tanti investitori.

Aumentare, accelerare, all in sulle crypto

Thumzup ha già appunto – come abbiamo segnalato sopra – delle detenzioni (per quanto modeste) – di Bitcoin. Il gruppo ha però approvato nella giornata di ieri, tramite voto unanime del consiglio di amministrazione – un allargamento del piano stesso. Un piano che includerà anche:

Con una dotazione anche in USDC e nei grandi classici delle società quotate rappresentati da Bitcoin e Ethereum.

Le azioni dell’esecutivo di Thumzup dimostrano l’impegno del consiglio di amministrazione nel proteggere e creare valore di lungo termine per i nostri azionisti. Siamo orgogliosi di vedere questo, mentre guardiamo al percorso che ci aspetta.

Questo è il commento di Robert Steele, che è CEO del gruppo.

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Perché farlo?

Secondo il gruppo in questione l’impegno nel mondo crypto – con un’allocazione assai particolare, aggiungiamo noi – permetterà di avere una maggiore flessibilità finanziaria, all’interno di un programma innovativo di gestione del patrimonio.

  • Perché tanta diversificazione?

Perché in realtà, almeno secondo il CEO del gruppo, sarebbe questo il percorso corretto per cogliere tutte le migliori occasioni che il comparto crypto avrebbe da offrire.

  • Partecipazione della famiglia Trump

Vale inoltre la pena di ricordare che tra gli azionisti del gruppo – per un controvalore complessivo di circa 4 milioni di dollari in azioni – c’è anche Donald Trump Jr. Non è chiaro se l’impegno nel settore crypto sia da ricondursi principalmente a questo tipo di contatto con il figlio di un presidente molto attivo nel mondo crypto, e che oggi tra le altre cose firmerà alle 20:30 ora italiana il GENIUS Act, prima delle grandi leggi che normeranno stablecoin e crypto negli States.

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