Questa mattina il mercato crypto si è svegliato con un clamoroso boom dei volumi di vendita e dei floor price delle maggiori collezioni NFT. Con l’outlook generale del settore che ritorna ottimista, riemergono i flashback del 2021 quando i token non fungibili avevano riscosso un successo incredibile in breve tempo. Ora, giudicando dall’entità del movimento speculativo, sembra che qualcosa stia davvero tornando a muoversi sotto la superficie, anticipando una possibile accelerazione.
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In particolare, questa situazione potrebbe essere il preludio di una nuova fase di slancio per Ethereum, che come ben sappiamo, è strettamente legata all’attività del settore NFT. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo e se questo senso di entusiasmo potrebbe avere implicazioni dirette con il prezzo di ether.
NFT in fermento: il mercato assiste ad un’esplosione della domanda
Secondo quanto riportato dalla dashboard di “NFT Price Floor“, il prezzo delle più grandi collezioni non fungible token è schizzato alle stelle nelle ultime ore, alimentando un’ondata di entusiasmo che non si vedeva da tempo. I celebri CryptoPunks, noti per essere tra i primi NFT iconici della blockchain di Ethereum, hanno registrato un aumento del proprio prezzo base del 15,88% nelle ultime 24 ore.. Pensate che una sola whale ha acquistato in lotto 45 pezzi in 2 minuti, spendendo oltre 2.000 ETH per completare l’ordine.
A seguire anche altre collezioni sono cresciute molto bene: citiamo i Pudgy Penguins a +14,37%, i Bored Ape Yacht Club (BAYC) a +13,23%, oppure ancora i Chromie Squiggle by Snowfro con un performance del 38,42%. Più o meno tutti i progetti di questa nicchia hanno avuto un proprio momento di gloria, dato dall’euforia generalizzata.

Complessivamente in appena 1 giorno di contrattazioni, il mercato NFT ha vissuto un pump del 17%, tale da portare la capitalizzazione da $5,1 miliardi a $6 miliardi. Per i meno esperti, questo non vuol dire che siano entrati effettivamente $900 milioni (liquidità e marketcap non sono la stessa cosa), ma è comunque un segnale molto importante ed incoraggiante.
Crescono vertiginosamente i volumi di vendita
Chiaramente non sono solo i prezzi degli NFT a correre ma parallelamente anche i volumi di scambio, che mostrano il reale interesse degli operatori del mercato. Come evidenziato dai dati di “Crypto Slam”, nella giornata del 20 luglio si sono svolte negoziazioni per $34 milioni, un dato così alto che non veniva registrato ormai da diversi mesi. Nelle ultime 24 ore i volumi salgono a $44 milioni, con una crescita del +179% rispetto alla giornata precedente.
Questo testimonia un rinnovato interesse per un settore che già da qualche settimana aveva mostrato un segnale di ripresa, ma che ora appare deciso a continuare la corsa. A lungo gli NFT sono stati etichettati come una moda ormai defunta, incapace di riprendere i ritmi del 2021. Adesso, nonostante siamo ancora molto lontani dal top delle fasi di massimo splendore, potremmo aspettarci un altro ritorno di fiamma.

In che modo gli NFT sono correlati ad Ethereum?
Non è affatto un caso che l’attività degli NFT sia tornata a crescere proprio mentre il prezzo di Ethereum stava mostrando i muscoli con un balzo del 25% in una settimana. Generalmente infatti i token non fungibili tendono a salire proprio quando il comparto altcoin, guidato ovviamente da ETH, offre segnali di fiducia. Per molti mesi c’è stata solo Bitcoin Season e questa nicchia ha sofferto palesemente al ribasso, ora però sembra esserci un inversione.
Per certi versi gli NFT sono come strumenti di esposizione in leva, dove le performance delle collezioni ( ovviamente quelle maggiori inerenti ad Ethereum) tendono ad amplificare i movimenti del prezzo di ether. Spesso addirittura le fasi più eclatanti del trading di NFT sono sfociate in un aumento pazzo del prezzo del gas della rete. E sappiamo che quando aumenta il gas, normalmente anche ETH performa bene.
Perché questa correlazione? la blockchain di Ethereum è quella dove girano le maggiori collezioni, ed ogni compravendita comporta il pagamento di una fees in ETH generando indirettamente un aumento dell’attività on-chain. Allo stesso tempo, con l’aumento delle commissioni, cresce anche il tasso di burning della criptovaluta tramite il meccanismo ’EIP-1559, contribuendo a ridurre l’offerta sul mercato.
Continuerà la corsa dei token non fungibili?
Idealmente ora si sta aprendo una finestra più favorevole per un potenziale apprezzamento degli NFT, visto e considerando l’outlook generale che è in corso. Possiamo aspettarci ancora qualche movimento euforico nelle prossime settimane, ma comunque difficilmente riusciremo ad eguagliare la FOMO del 2021, per la quale siamo ancora ben lungi.
Tutto dipenderà anche dalla capacità di Ethereum di continuare a rimanere più appetibile di Bitcoin da un punto di vista speculativo, incentivando la rotazione di capitali dei retail anche nei settori più nascosti. Insomma per ora vediamo segnali che fanno ben sperare, ma ci sarà da trovare conferma nelle prossime sessioni.
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