Il lancio di $WLFI, token legato all’omonimo progetto DeFi della famiglia Trump (e non solo) non è stato dei migliori. Il prezzo non ha tenuto granché, cosa che ha aggiunto benzina sul fuoco della polemica politica per il diretto coinvolgimento della famiglia presidenziale. Ora si sta cercando di correre ai ripari – e c’è un proposal che, se approvato, integrerà nell’ecosistema un meccanismo di burn delle commissioni.
Si tratta in realtà di una tipologia di meccanismo già impiegata da diversi protocolli e che ha come obiettivo quello di ridurre l’offerta di determinati token a mercato, nel tempo. Il proposal ha già ricevuto ampio supporto – che però almeno per il momento non sembrerebbe essere riflesso dal prezzo.
Il piano di WLFI per tutelare il prezzo del token
I prezzi si muovono, almeno sulla carta, anche secondo la legge della domanda e dell’offerta ed è per questo motivo che tanti protocolli, in particolare nel mondo della finanza decentralizzata integrano sistemi per ridurre il circolante del proprio token.
Qui è attivo il proposal che vorrebbe integrare un sistema di burn in WLFI. Cosa propone? Propone di utilizzare le fee che vengono raccolte tramite le posizioni di liquidità su Ethereum, BSC e Solana per riacquistare il token a mercato e poi inviarlo a indirizzi di burn.
Sarebbe un meccanismo che allineerebbe la domanda di $WLFI a mercato e dei suoi servizi con il valore del token stesso: più si farebbe ricorso a certe funzionalità, meno sarebbero i token in circolazione.
Il proposal, che continuerà a essere votato nei prossimi giorni (la scadenza è al 18 settembre), ha già fatto registrare il 99,5% dei voti positivi, con 1,5 miliardi di token che hanno votato sì. Difficile invertire un voto partito in questo modo, per quanto l’intera situazione andrà monitorata.
Per ora risposta molto fiacca dai mercati
Nonostante il proposal sembri essere sulla buona strada per l’approvazione, non ci sono state grosse reazioni da parte del mercato. Il token si trova su livelli di prezzo molto più bassi rispetto a quelli fatti registrare in avvio delle operazioni di trading, cosa che ha creato un certo malcontento anche tra gli investitori della prima ora.

Vedremo se questa misura sarà sufficiente per raccogliere attenzione e anche per rimuovere una quantità rilevante di token, nel tempo, dalla circolazione.
Tali piani sono i genere apprezzati dai mercati e andrà valutato più avanti il perché di una reazione così modesta, almeno per ora.
WLFI è anche al centro di importanti polemiche politiche negli Stati Uniti, polemiche che potrebbero ostacolare l’approvazione del complesso di leggi sui mercati crypto che gli operatori e gli exchange attendono da tempo
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