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300 billion stablecoin

Sopra i 300 miliardi di capitalizzazione: la corsa delle crypto stable non si ferma. +20% nel Q3

Ancora numeri importanti dal mercato stablecoin, da sempre motore di ogni bull run.

Il mondo stablecoin continua a spingere. È stata superata per la prima volta la soglia dei 300 miliardi di dollari di capitalizzazione, che nel caso delle stablecoin vuol dire in larghissima parte riserve vere. A guidare c’è Tether con il 58%, secondo i dati raccolti da The Block, per un mondo che però si prepara al cambiamento e anche all’allargamento dei partecipanti, complici i nuovi regolamenti in vigore nell’UE e che presto lo saranno anche negli USA.

I dati sono raccolti da DefiLlama e testimoniano una progressione importante di ciò che è stato e probabilmente continuerà a essere il motore principale delle corse del mondo crypto in termini di valore a mercato.

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Abbiamo un nuovo concorrente

La performance più incredibile è e probabilmente rimarrà a lungo quella di USDe di Ethena, una stablecoin che ha un sistema di ancoraggio molto particolare: sfrutta, per offrire rendimenti, un mix di posizioni long e short su Ethereum, incamerando sia i ritorni da staking, sia i funding rate dei contratti futures, dove soprattutto nelle fasi bullish i long pagano gli short.

La stablecoin principale di Ethena (ne ha in realtà due) ha raggiunto quota +14,8 miliardi, somma di enorme rilevanza e che in pochi sarebbero stati in grado di anticipare al lancio di questi prodotti.

stablecoin corsa
Il grafico dell’incredibile corsa

Terzo trimestre da +20%

Non è stato forse il più entusiasmante dei trimestri per il mondo crypto in generale. Va però sottolineato come la performance delle stablecoin in termini di capitalizzazione sia stata più che straordinaria.

Un aumento del 20% in una fase di mercato – quella estiva – storicamente dominata da inenarrabili noie.

Un segnale forte – che viene confermato anche dal recente interessamento da parte dei principali gruppi bancari mondiali – pur trattandosi di un settore che, direttamente, offrirà probabilmente meno rendimenti, anche a causa del ciclo di riduzione dei tassi di interesse.

Poco male: la tecnologia è così appetibile, anche in seguito alla svolta negli USA, da aver già creato ingorghi all’ingresso del mercato.

Il legame con il mondo crypto in senso stretto sarà sempre meno forte, e non è detto che sia un male.

Nel frattempo si è ai grandi preparativi negli USA con lo sbarco di Tether con una versione specifica per quel mercato e con il probabile ingresso, anche a quelle latitudini, di operatori del mondo bancario.

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