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+ESCLUSIVA+ BITCOIN sbarca in Canada | C’è un politico che…

3 anni fa
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Non ci sono soltanto i politici di paesi economicamente emergenti a farsi ingolosire da Bitcoin. Anche il Canada ha adesso il suo rappresentante del mondo blockchain, con il People Party che, tramite il suo leader, strizza l’occhio a BTC.

Parliamo di Maxime Bernier – che pur non avendo per ora molto seguito nel paese (il partito è di quasi nuovissima costituzione – potrebbe riuscire a portare prepotentemente Bitcoin al centro della discussione politica in Canada.

Maxime Bernier punta tutto su Bitcoin contro le banche centrali

Una situazione interessante – anche se ovviamente molto diversa da quella di El Salvador, dove BTC ha ormai corso legale e dove viene utilizzato ogni giorno da centinaia di migliaia di cittadini, anche per i micro-pagamenti.

Contro le banche centrali meglio Bitcoin

Questa è l’opinione – forte ma probabilmente condivisa da tanti massimalisti Bitcoin – che si ritroveranno nelle parole di Bernier, che riportiamo in traduzione integrale.

Odio il modo in cui le banche centrali stanno distruggendo la nostra moneta e la nostra economia. Sono alla vecchia maniera e amo oro e argento, ma le criptovalute sono un modo innovativo per contrastare quanto sta avvenendo – e il loro utilizzo dovrebbe essere incoraggiato.

Bernier è il candidato di un partito che per ora non esprime parlamentari – e che è di costituzione molto recente, dato che è attivo soltanto dal 2018. Un politico estremamente attivo nelle sue proteste contro l’attuale Primo Ministro Justin Trudeau, accusato di abusare degli apparatchik keynesiani che lavorano alla Banca Centrale del Canada, al fine di stampare sempre più moneta per coprire l’enorme spesa pubblica e il deficit che ne deriva.

Un approccio fortemente libertario e di scuola austriaca, che non poteva che avvicinare appunto Bernier al movimento delle criptovalute – anche per il loro cap massimo di coin in circolazione e per il fatto di essere fondamentalmente non controllabili da parte delle banche centrali stesse.

Gli entusiasmi andrebbero comunque contenuti

È vero che l’arrivo di un nuovo politico sulla scena internazionale che si fa promotore di Bitcoin è un’ottima notizia. Ma è altrettanto vero che dovremo fare i conti con l’attuale basso impatto che Bernier può avere sulla politica nazionale canadese. Un impatto che andrà sicuramente verificato alle urne durante la prossima tornata elettorale – cosa che potrebbe riservare qualche sorpresa. Come quella di Javier Milei in Argentina – altro candidato libertario – e pro-crypto – che su una piattaforma che punta alla riduzione delle ingerenze statali ha raccolto ottimi risultati in diverse parti del paese.

Segno che stia nascendo un nuovo movimento politico, pronto a candidarsi alle elezioni proponendo anche Bitcoin? Staremo a vedere – tenendo conto che tali politici sono almeno per ora in posizione fortemente minoritaria. Stessa cosa, per intenderci, che abbiamo visto a Panama con la proposta di regolamentazione di Bitcoin, proposta dal candidato di un partito che conta però soltanto 2 seggi.

Quale può essere il futuro di Bitcoin nelle economie nazionali?

Sicuramente avrà un campo di applicazione più vasto rispetto ad oggi, dove è valuta avente corso legale soltanto ad El Salvador – con qualche altro paese che ha iniziato ad aprire all’idea lanciata per prima da Nayib Bukele, il presidente di El Salvador che passerà alla storia come primo ad aver introdotto BTC nel proprio paese.

Quello che crediamo è che il cammino sarà sicuramente in salita, ma altrettanto inesorabile – e che quanto sta avvenendo in Canada sia un segnale, seppur piccolo, di un’autentica rivoluzione in corso. Avrà nel complesso ripercussioni sulle quotazioni di BTC? A nostro avviso sì – e lo confermiamo sulle nostre previsioni Bitcoin – che indicano target price doppi rispetto al prezzo di oggi già sul breve periodo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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