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I DEM si affidano ai NFT | Lanciate le prime campagne di finanziamento

NFT sfondano anche in politica. Partiti per la finanza e la tokenizzazione degli asset, sono poi diventati cruciali per arte e collezionismo, poi per i videogiochi e adesso conquistano il finanziamento delle campagne elettorali.

È questa l’ultima trovata che arriva dagli Stati Uniti, in ambiente progressista e a ridosso del Partito Democratico – che almeno nella configurazione politica statunitense non sono esattamente dalla parte degli amici della blockchain e delle criptovalute.

Dem party NFT - di Criptovaluta.it
Politica e NFT? Ecco come!

Ma quando una tecnologia è così dirompente, in hype, forte sotto ogni qualunque punto di vista – può far convergere anche chi fino a poco tempo fa si era dichiarato come nemico. Vediamo insieme come funzionerà il mondo dei NFT per sostenere le campagne progressiste, dato che in caso di successo potrebbe prendere piede anche in Europa.

Front Row: il marketplace NFT per sostenere le campagne politiche

Front Row è l’ennesimo marketplace per i NFT, anche se questa volta il movente sembrerebbe, almeno sulla carta, estremamente diverso. Sì, perché abbiamo davanti uno shop dove si possono comprare e vendere NFT per sostenere campagne politiche.

Il progetto nasce in ambito democratico e servirà ai fondatori per sostenere economicamente il partito e talune iniziative. Il marketplace è già attivo e chi dovesse avere particolarmente a cuore certi tipi di campagne potrebbe anche partecipare dall’Italia.

Prima stranezza: le puntate si fanno in dollari USA e non in criptovaluta, cosa che è sicuramente molto diversa da quello che siamo abituati a vedere su altre piattaforme NFT.

Seconda stranezza: si parla di NFT che sono carbon neutral, ovvero che sarebbero per l’appunto ad impatto zero in termini di emissioni. Tutto questo mentre la tecnologia sottostante è Ethereum, non esattamente la rete meno esosa sotto il profilo del consumo energetico. Non è chiaro se Front Row acquisti carbon credits come offset o se utilizzi layer 2 che in qualche modo bilanciano le emissioni.

Si tratta comunque di un primo esperimento molto interessante, di quelli che potrebbero segnare un’epoca e aprire al mondo dei NFT anche quello della raccolta di fondi per campagne politiche. Testimoniando, ancora una volta, che i NFT sono e saranno una delle tecnologie più dirompenti per il mondo in generale, e non soltanto per qualche nicchia specifica.

Tutti cavalcano l’onda dei NFT

Di notizie sui NFT, su Criptovaluta.it, ne abbiamo riportate diverse nelle ultime settimane, pur seguendo una politica molto restrittiva su cosa debba essere considerato notizia e cosa non dovrebbe esserlo. Tuttavia la crescita di questo comparto è tale da guadagnarsi diverse volte la prima pagina sul nostro sito.

Le aste di Sotheby’s che sono ancora in corso, addirittura in un metaverse in stile Decentraland sono il segno che si è ormai diventati mainstream – anche se potrebbe mancare quella componente più popolare, che il mondo dell’arte non riesce sempre a raccogliere.

A quello ha pensato lo sport – pensiamo ai NFT del campione dei pesi massimi Tyson Fury o ai tanti progetti che stanno nascendo anche in ambito calcistico. E anche a quanto è stato fatto in campo musicale – territorio esplorato anche da Snoop Dogg.

Con l’arrivo delle campagne di tipo politico sembra che sia pronto ad essere conquistato anche uno spazio che forse nessuno avrebbe mai immaginato – quello delle campagne politiche, che negli USA sono finanziate anche dal basso e storicamente con l’acquisto di merchandising. Potrebbe funzionare!

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