Stando a quanto sancisce un comunicato apparso su Reuters poche ore fa, il Giappone ha intenzione di indagare in maniera ancora più approfondita sul mondo degli exchange di criptovalute, espandendo le proprie analisi e le proprie osservazioni in modo molto più specifico rispetto a quanto fatto finora.
Pare infatti che – riporta ancora il comunicato Reuters – l’autorità di regolamentazione finanziaria giapponese voglia effettuare presto delle ispezioni in loco su diversi operatori criptovalutari entro la fine della settimana.
L’agenzia di stampa (che ha avuto come fonte una “persona con conoscenza diretta della vicenda”) ha così fornito un’indiscrezione che è salita immediatamente alla ribalta delle cronache asiatiche, con i media giapponesi che non solo hanno ripreso questo rumor, bensì hanno anche precisato che negli ultimi giorni la Financial Services Agency (FSA) avrebbe individuato diversi operatori da sottoporre a imminenti ispezioni dirette, dopo aver rilevato che potevano essere vulnerabili agli attacchi informatici.
Insomma, indebolita dall’esperienza Coincheck, pare che la FSA – che per il momento ha rifiutato di commentare – voglia passare all’azione.
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