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Il Tesoro USA si arrende | “Impossibile usare Bitcoin per aggirare sanzioni”

2 anni fa
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Janet Yellen, che occupa negli USA il ruolo che è del nostro Ministro delle Finanze ha dovuto infine arrendersi. Davanti all’House Financial Services Commitee una delle più grandi avversarie di Bitcoin e del mondo cripto ha dovuto ammettere che non è per niente facile per gli oligarchi superare le sanzioni.

O meglio, non è per nulla facile farlo tramite $BTC o altre cripto, al contrario di quella che è diventato il lietmotiv dalle parti di Bruxelles, dove le recenti sanzioni sono state scusa per ulteriori inasprimenti verso il mondo cripto.

Yellen si arrende: “Impossibile usare BTC e cripto per aggirare sanzioni”

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Anche Janet Yellen non se la sente di mentire contro le cripto

Janet Yellen non gode di ottima reputazione tra gli appassionati di criptovalute e tra gli investitori in Bitcoin. È stata sin dal suo insediamento una feroce avversaria di un mondo che ha sempre considerato, almeno pubblicamente, come troppo contiguo al crimine e impossibile da controllare.

Questo almeno fino a ieri, quando davanti alla commissione Finanza del Congresso ha dovuto ammettere che quanto vociferano diversi avversari di $BTC e del mondo Cripto in realtà non ha nessun fondamento.

Una lunga audizione all’interno della quale Yellen è tornata più volte sul tema della possibilità di aggirare le sanzioni tramite i canali cripto da parte degli oligarchi. Qualcosa del quale abbiamo già parlato su Criptovaluta.it e che non ha alcun tipo di fondamento.

Per stessa ammissione di Yellen gli Stati Uniti, tramite i dipartimenti che si occupano di sicurezza finanziaria anche internazionale stanno monitorando le principali blockchain e i principali ledger, così da individuare qualunque tipo di transazione sospetta che possa essere ricondotta all’aggiramento di sanzioni.

Qualcosa di impossibile o quasi proprio secondo una delle più feroci avversarie del mondo cripto. Segno che la narrativa, per quanto sbilenca, non può comunque prescindere dal prendere atto dei fatti.

La narrativa inizia a cambiare?

Non crediamo che la beef, per dirla all’americana, tra Yellen e il mondo cripto sia finita qui. E crediamo che ci siano altri capitoli della saga dei quali finiremo per parlare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

Quel che è certo è che però il sentiment, almeno negli USA, sta cambiando radicalmente e che i pasdaran anti-cripto hanno oggi una voce molto meno rilevante nel dibattito pubblico. E no, come avevamo già detto più volte all’interno dei nostri approfondimenti, non è possibile aggirare le sanzioni comodamente semplicemente ricorrendo a Bitcoin o a qualunque altro network monetario su cripto.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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