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Bitcoin e Crypto: bannarle ormai è impossibile! | Dichiarazione Shock dagli USA

2 anni fa
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Anche i più acerrimi nemici dello spazio cripto stanno cominciando a rassegnarsi. A cosa esattamente? Al fatto che questo comparto è qui per restare e che i ban, ammesso che siano nelle effettive possibilità dei parlamenti e dei congressi, possano effettivamente avere degli effetti su questo mercato.

A parlare non è un appassionato come noi di Bitcoin e cripto, ma un personaggio politico degli USA che è assurto più volte agli onori della cronaca proprio per le sue posizioni anti-Bitcoin e anti-criptovalute. brad Sherman, questo il nome del membro del Congresso anti-cripto, ha gettato definitivamente la spugna, ammettendo come in realtà non ci sia più spazio per pensare ad un ban dell’intero comparto.

Notizia molto bullish, perché arriva per l’appunto da un forte avversario dello spazio cripto, che in passato aveva anche provato ad animare delle iniziative legislative in tal senso. Ottimo segnale sul quale possiamo investire apertamente anche con la piattaforma più nota eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli STRUMENTI DI TRADING  – intermediario che ci propone un ottimo spaccato del mondo cripto, con 78+ asset già inseriti a listino.

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Anche i nemici di Bitcoin e cripto si arrendono: ecco cosa hanno detto…

Non che siano ancora riuniti in un partito unico, ma quando a parlare è uno dei più acerrimi nemici di Bitcoin e dello spazio cripto in generale c’è comunque da prendere sul serio la posizione, che potrebbe essere rappresentativa di tutto lo schieramento. Ad ammettere la sconfitta è Brad Sherman, che in passato le testate che si occupano di cripto avevano già avuto modo di ospitare, a causa di una sua personale ossessione nei confronti del comparto che tutti amiamo e che proviamo a raccontare ogni giorno su Criptovaluta.it.

Non abbiamo bandito le cripto perché non avevamo capito quanto fossero importanti, e oggi non possiamo farlo perché ci sono in realtà potere e denaro che le sostengono.

Questa la dichiarazione di resa da parte del membro del Congresso USA che forse più di tutti gli altri ha rappresentato il fronte anti-cripto negli ultimi anni, membro del Congresso che aveva già chiesto a gran voce più volte, a partire da 3 anni fa, il ban del comparto.

Ormai impossibile, ma guai ad abbassare la guardia

Siamo affranti? Niente affatto, perché è anche grazie agli interessi economici che stanno convergendo intorno a questo mondo che persone come Sherman e come Gary Gensler non possono avere mano libera nel distruggere il settore. Un settore che non solo vale migliaia di miliardi, ma che al tempo stesso può essere fonte di importanti libertà per chi vi si avvicina. Con buona pace per chi sognava una sorta di panopticon del mondo cripto oppure una sua messa al bando tout court.

Certe fantasie di dominio saranno però dure a morire

Vale anche la pena però di sottolineare come certe fantasie di dominio totale sul settore potrebbero essere effettivamente dure a morire, perché certi schieramenti, nel caso di cambiamento di certi equilibri politici, potrebbero facilmente cercare di tornare alla carica, non tenendo conto di quello che poi è il vero desiderio del pubblico più vasto, ovvero quello di avere la libertà di transare come si preferisce, dove si preferisce e con chi si preferisce.

Oppure anche il desiderio di accedere a servizi finanziari il più possibile decentralizzati, come quelli che troviamo ad animare la DeFi. Abbiamo forse vinto una battaglia, ma guai a pensare di aver vinto una guerra.

Una guerra che i centralizzatori faranno di tutto – e con qualunque mezzo – per vincere. Sì, le cripto sono pericolose, ma lo sono principalmente per chi ha sogni di dominio urbi et orbi e talvolta, vedi Brad Sherman, sono costretti a fare i conti con una realtà molto diversa da quella che avevano sognato e/o immaginato.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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