Le quotazioni di Chainlink (LINK) si trovano da ieri, mercoledì 14 settembre, in stabilizzazione nello spazio relativamente stretto fra 6.99 e 7.54 dollari, in un contesto che possiamo definire quantomeno “traballante” per le prospettive di breve periodo. Su grafico a barre giornaliere abbiamo evidenziato la disposizione dei principali massimi e minimi fatti registrare da LINK nel corso degli ultimi 4 mesi, per sottolineare come il movimento si sia sviluppato da maggio in poi per trame laterali, ossia alternando ripetuti cambi di tendenza all’interno di un range orizzontale, non-direzionale. I due minimi di maggio e giugno sono stati toccati entrambi fra 5.30/5.31, ed i due massimi di giugno ed agosto fra 9.50/9.62, per cui la struttura tecnica appare quasi perfetta.
Il dato tecnico essenziale è che tale movimento laterale si è sviluppato all’interno di un più ampio contesto di discesa, maturato sin dai massimi relativi del 10 novembre ’21, quando ancora LINK veniva scambiato contro dollaro americano sopra quota 38. Si tratterebbe quindi, né più e né meno, che di una sorta di “pausa di riflessione” del mercato in preparazione a nuovi movimenti al ribasso. La forma stessa che hanno assunto le oscillazioni dei prezzi all’interno del canale laterale è significativa di un mercato in decisa difficoltà, come si può appurare applicando i dettami della teoria di Elliott. I due movimenti rialzisti visti da maggio a giugno e da giugno ad agosto si sono infatti entrambi formati con la classica struttura a tre onde tipica delle fasi correttive, come a dire che la tendenza dominante è rimasta quella al ribasso, e quando si riesce a salire si sale solo mediante modelli correttivi a tre onde.
Le prospettive per le prossime 3-5 giornate sono di tenuta delle resistenze che, su grafico a barre da 30 minuti, possiamo visualizzare a quota 7.45/7.47 e 7.68/7.72. Le resistenze sono piazzate sui punti ove sono presumibilmente concentrati in questa fase i venditori, per cui costituiranno altrettanti probabili luoghi di ripresa del ribasso in caso di recuperi, soprattutto fra oggi e domani (venerdì 16). Le aspettative sono di discesa fino a 6.63/6.65, target ribassista principale, da cui in seguito dovremo attendere segnali dai prezzi prima di aggiornare nuovamente l’analisi. Sulla strada per il target è posto un livello di supporto intermedio a 6.99/7.00 che costituisce il principale ostacolo sulla strada del ribasso.
E’ possibile che da tale livello possa scattare, in seno al ribasso atteso, qualche provvisoria reazione, o quantomeno una sosta temporanea delle vendite. Lo scenario ribassista descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 7.72.
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