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Telefónica investe nel crypto exchange | Il grande gruppo su Bitcoin e…

Telefónica sta investendo forti somme di denaro in Bit2Me con l’obiettivo di implementare lo stack tecnologico dell’exchange all’interno del proprio ecosistema. Il gigante delle telecomunicazioni vuole offrire ai suoi clienti pagamenti in criptovalute nel suo store on line, confermandosi come realtà d’avanguardia tra le aziende del settore, perlomeno in Europa.

La notizia segue le prime indiscrezioni che avevamo registrato a marzo, confermando i rumors precedenti con un’operazione i cui dettagli non sono ancora resi noti. Secondo alcune indiscrezioni la cifra in ballo sarebbe elevata, tanto da risollevare in parte le sorti dell’exchange, altrimenti compromesse dalla fase ribassista dai mercati.

Sì, è un’ottima notizia per tutti i mercati, e non dovremo neanche aspettare l’ingresso di Telefónica per eventualmente investire. Potremo farlo infatti già da subito con Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il meglio che il mercato ha da offrire – intermediario con 140+ cripto già inserite a listino e la possibilità di fare trading con strumenti molto avanzati e utili per tutti coloro i quali sono alle prime armi, o anche più esperti.

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Telefónica nel mondo cripto: ecco come

Telefónica conferma quanto era nell’aria, ossia il suo interesse verso Bitcoin e criptovalute, e lo fa con un’azione che non lascia alcun margine di dubbio. Il quarto gruppo europeo nel settore delle telecomunicazioni ha investito importanti somme di denaro in Bit2Me, garantendosi così un’importante partecipazione nel suo organigramma aziendale.

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Un grand einvestimento per Telefonica

L’obiettivo è quello di adottare l’insieme di tecnologie del crypto exchange, così da poter offrire nativamente ai propri clienti transazioni in criptovalute. Sebbene non siano ancora trapelati maggiori dettagli, alcune stime non ufficiali parlano di circa 30 milioni di dollari. Un investimento importante per Bit2Me, realtà che come tante altre ha sofferto il bear market.

Il know-how e le tecnologie acquisite serviranno a Telefónica per aprire ai pagamenti in cripto su un suo store on line, che farà da apripista per futuri progetti più ampi. Sappiamo che in questa prima fase sarà possibile acquistare smartphone e dispositivi annessi fino a un limite di circa 500 dollari, con l’azienda che convertirà immediatamente gli introiti in valuta fiat.

Un approccio cauto, con i prossimi passi ancora da svelare, condizionato probabilmente anche dall’incertezza sul fronte regolamentazione che aleggia negli Stati membri dell’Unione Europea. Un piccolo passo che nel frattempo ha permesso a Bit2Me di respirare un po’, in attesa che i mercati riprendano vigore e aspettando anche buone nuove da Bruxelles.

Anche i grandi gruppi… alle grandi manovre

Che i mercati prima o poi riprendano slancio è un destino condiviso tanto da DeFi quanto dagli operatori della finanza tradizionale, vista la crisi nera che entrambi stanno attraversando, col comparto che fa registrare endorsement di personaggi illustri, e con le politiche della Fed sempre più osservate speciali.

Una situazione che ovviamente riguarda anche i grandi operatori delle telecomunicazioni, che non a caso in altre aree del mondo godono di condizioni decisamente più favorevoli, nonostante la crisi finanziaria sia ormai una questione che riguarda le economie di tutto il pianeta.

Abbiamo preso ad esempio SK Telecom, come si evince dal link precedente, il più grande operatore telefonico in Corea del Sud. L’azienda sta puntando tanto sul metaverse, forte di un pubblico già alfabetizzato a tecnologie del genere, e contando soprattutto su un quadro normativo all’altezza dei tempi che corrono.

La Corea del Sud è stato uno degli Stati che prima e meglio degli altri hanno iniziato a normare sul metaverse, nonostante le autorità vigilino severamente sulle possibili speculazioni in tale ambito, confermandosi come realtà crypto-friendly diversamente da quanto riscontriamo noi cittadini europei, sul nostro territorio.

E nel nostro continente Telefónica è una realtà che può definirsi all’avanguardia, dato che ha iniziato a mettere in agenda metaverse e criptovalute già in primavera, come accennavamo in precedenza. Il passo di oggi è importante, ma se guardiamo a cosa accade fuori dai nostri confini è da considerarsi con ogni probabilità tristemente castrato da un quadro politico sfavorevole. Saremmo MiCa autolesionisti?

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