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FTX PHISING

FTX risarcirà gli utenti truffati da terzi | Nasce il fondo di tutela

FTX contro il Phising

FTX rimborserà i suoi clienti vittime di phishing. Di recente alcuni trader sarebbero stati presi di mira da malintenzionati, che avrebbero hackerato i loro account per sottrarre dai rispettivi wallet ingenti quantità di criptovalute.

A rassicurare i clienti è Sam Bankman-Fried in persona, il quale ha dichiarato che la sua azienda rimborserà direttamente i trader, caduti nella rete dei criminali che avrebbero portato attacchi a mezzo phishing utilizzando un sito web di terze parti. E nel frattempo tratta con gli hacker per recuperare parte della somma. Il CEO di FTX ha precisato inoltre che il rimborso, che ammonterebbe a 6 milioni di dollari, sarà elargito una tantum perché il crimine si sarebbe consumato a partire da una piattaforma estranea alla sua società.

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Clienti truffati, FTX interviene

Alcuni account hackerati, con i trader che si sono visti sottrarre dai propri account ingenti quantità di criptovalute. E con l’exchange pronto a intervenire per rifondere i trader vittime di phishing.

FTX contro il Phising - analisi
Un aiuto da parte di FTX

Una storia apparentemente a lieto fine, e in ogni caso coerente con la politica della sicurezza tipica di FTX, operatore che non ha bisogno di presentazioni e noto nel comparto anche per la sua rinomata affidabilità. L’apparente lieto fine tuttavia ha una riserva, perché nonostante sia intervenuto Sam Bankman-Fried in prima persona a rassicurare i clienti, alcuni aspetti della vicenda risultano tutt’altro che chiari.

Risarciremo gli utenti, ma si tratta di una tantum che non si ripeterà in futuro. Questo non è un precedente. Un Sam Bankman-Fried evidentemente alterato quello che su Twitter chiosa secco: che non diventi un’abitudine.

Il CEO di FTX fa riferimento ad attacchi phishing che sarebbero stati portati da versioni false di altre società. Secondo il giornalista esperto in criptovalute Colin Wu, l’attacco ai clienti dell’exchange sarebbe in qualche modo collegabile alla piattaforma di trading 3Commas.

Piattaforma che puntualmente smentisce, affermando di non essere minimamente coinvolta nella vicenda. Le vittime non sarebbero mai state clienti di 3Commas, e la violazione non sarebbe riconducibile in alcun modo ai suoi servizi.

Tutto è bene quel che finisce bene

La società avrebbe inoltre collaborato con l’exchange, per arrivare alla conclusione che i trader sarebbero stati vittime di phishing. Alcune chiavi API collegate ad account 3Commas aperti di recente sarebbero state usate per scambi non autorizzati di token. Le chiavi però non provenivano dalla piattaforma di trading, ma erano collegate a copie fraudolente del sito.

E così Sam Bankman-Fried ha rassicurato le vittime, stanziando un risarcimento di 6 milioni di dollari in loro favore. Nel frattempo fa appello agli hacker, promettendo la sua assoluzione se questi dovessero restituire il 95% del maltolto tra Bitcoin, $FTT ed Ethereum.

Una posizione dettata dalla necessità di correre presto ai ripari, ma anche dalla consapevolezza che il più delle volte le truffe su blockchain finiscono per essere sventate. Tra i tanti casi che ci siamo ritrovati a commentare, riportiamo il recente furto di NFT BAYC andato in scena in Francia, con i colpevoli smascherati dalla polizia locale e successivamente tratti in arresto.

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