Le quotazioni di NEO hanno cominciato la settimana in modalità preoccupante nel cambio contro dollaro americano. Appena ieri, lunedì 28 novembre, si è infatti sviluppato un rapido arretramento da 6.98 a 6.55, che ha ricondotto i valori sotto ai supporti di breve/brevissimo periodo, gettando le basi per la probabile continuazione della debolezza anche nel corso delle prossime 5-10 giornate.
Lo scenario evidenziato dal grafico a candele giornaliere evidenzia, fattore comune a diverse altre crypto, la formazione di un’ampia fase di stabilizzazione che è giunta immediatamente dopo i minimi del 9 novembre, a quota 6.10. Tali minimi furono raggiunti come conseguenza del furioso sell-off sviluppatosi in concomitanza con il fallimento della piattaforma FTX, evento su cui spesso siamo ritornati con aggiornamenti dettagliati.
Da un lato è apprezzabile il fatto che NEO sia riuscita, nelle settimane successive al crack, a stabilizzarsi sopra ai minimi. Non tutte le crypto ci sono riuscite, e ciò indica una maggiore forza relativa di NEO rispetto alla media del comparto. Dall’altro lato dobbiamo sottolineare però come non ci siano stati miglioramenti grafici: i prezzi si sono limitati a rimpallare fra 6.10 e 7.208 comprimendo progressivamente la volatilità, ed ora sembra ormai prossimo il momento dell’avvio di un nuovo affondo in accelerazione.
Su grafico a barre da 30 minuti notiamo come prima cosa che gli scambi si stanno facendo via via più rarefatti. Lo si vede dai numerosissimi “buchi” che compaiono sul grafico, sintomo di uno spread molto ampio fra bid e ask. Il mercato sta perdendo liquidità, ossia i potenziali compratori si stanno tenendo alla finestra, attendendo prezzi di acquisto più convenienti nel corso delle prossime 5-10 giornate. Si tratta di uno scenario oggettivamente favorevole agli orsi, che potrebbe venire ribaltato solo dall’intervento di “mani forti”, di cui al momento non v’è traccia.
Rispetto alle ultime analisi, le resistenze si sono abbassate ulteriormente, portandosi a 6.74/6.82 ed a 7.50/7.55. Entrambe costituiranno punti di probabile ripiegamento in caso di nuove reazioni, in particolare entro la fine della settimana in corso (domenica 4 dicembre). Le proiezioni fissano obiettivi, tuttora confermati, a 5.86 ed a 5.32/5.34. Il segnale tecnico è short su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 6.71. Lo scenario tecnico verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 7.55. Nel frattempo, mentre sono le 20.14 CET di martedì 29 novembre, NEO viene passato di mano sui migliori exchanges mondiali a 6.70 dollari, in guadagno del +0.90% su base giornaliera.
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