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Coinbase, anche in Italia la carta di debito su criptovaluta

5 anni fa
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L’exchange criptovalutario Coinbase ha annunciato di aver esteso il servizio di diffusione di carte di debito VISA su cripto-asset ad altri sei Paesi europei, permettendo così ai clienti di queste “nuove” nazioni di poter spendere i loro token digitali per le operazioni correnti.

Coinbase Card anche in Italia

La buona notizia è che, stando a una nota appena diffusa da CNBC, la Coinbase Card è disponibile proprio per gli utenti italiani, insieme a quelli di Spagna, Germania, Francia, Irlanda e Paesi Bassi.

Come già avveniva negli altri mercati in cui la carta era stata già resa disponibile, con la tessera i clienti dell’exchange potranno impiegare i loro asset criptovalutari per le operazioni di acquisto di beni in negozi fisici e virtuali, a patto che accettino il brand VISA. Per quanto attiene i token spendibili per questo scopo, rientrano tutti i più noti già negoziabili con Coinbase e, dunque, Bitcoin, Ethereum e Litecoin su tutti.

Ricordiamo che Coinbase ha introdotto per la prima volta una carta di debito criptovalutaria VISA nel mese di aprile nel mercato del Regno Unito e che, secondo quanto afferma la stessa società, è proprio il successo di questo primo lancio ad aver convinto il top management ad allargare prima del previsto la disponibilità ad altri territori.

Ma cosa si intende per “successo”? Secondo Zeeshan Feroz, CEO di Coinbase U.K., sono già più di 1.000 i clienti che nel primo mese di attività hanno richiesto e ottenuto una carta. Numeri che dovrebbero evidentemente essere aggiornati con le ultime novità, a conferma della disponibilità di uno strumento che potrebbe allargare la platea di utenti criptovalutari in modo davvero consistente.

Come funzionano le carte

Rammentiamo altresì che Coinbase Card sono personalizzabili e gestibili mediante un’applicazione mobile disponibile sia su dispositivi Android che su dispositivi iOS, grazie alla quale l’utente può selezionare la criptovaluta che vorrebbe utilizzare per finanziare ogni spesa. E che, tecnicamente, i clienti non pagano direttamente i loro acquisti con criptovalute: Coinbase addebita infatti una commissione di conversione delle criptovalute in valuta “fiat”, andando così a garantire il pagamento in valuta nazionale. pr

Roberto Rossi

Giornalista pubblicista, specializzato in tematiche economiche e valutarie. Appassionato di fintech, è consulente degli investimenti finanziari.

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