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Instagram abbandona i NFT! | La crisi nera di Meta taglia i fondi a tutto

Si ferma prima ancora di diffondersi l'esperimento con i NFT di Instagram. La crisi di Meta travolge molti reparti interni.
1 anno fa
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Il gruppo Meta sembrerebbe essere diventato una sorta di Re Mida, ma al contrario. Dopo aver bruciato miliardi in un’idea non meglio precisata di Metaverse, ora a soccombere sono anche i NFT, che il gruppo aveva deciso di inserire in Instagram e in previsione futura anche su altri prodotti del gruppo.

E invece nella tarda serata di ieri è arrivata la notizia del fermi tutti. Non si potranno più utilizzare NFT su Instagram, per un’operazione che in realtà non sembra essere mai partita se non per pochi fortunati. Un altro buco nell’acqua durante l’ennesimo tentativo di Meta di convergere verso il Web3. Tentativi per ora tutti andati male e che raccontano forse più delle attuali situazioni di Meta che di NFT e di altri tipi di applicativi.

Non ne hanno però risentito né Polygon, né Ethereum e neanche Solana e Flow, che erano i protocolli che erano stai scelti per offrire supporto a questo tipo di operazioni. Segno di una loro forza che trascende quanto stanno facendo almeno certi grandi gruppi. Possiamo investirci con eToroqui trovi il conto demo per TESTARLO GRATIS – per un intermediario che ci permette di investire su 78+ crypto asset e che lista tutti i principali di cui sopra. E ci offre anche la possibilità di fare short su Meta, se doveste ritenere questa mossa del gruppo di Zuckerberg errata.

Altro buco nell’acqua per Mark Zuckerberg: via i NFT da Instagram

In molti vi diranno che era esattamente come tutti pensavano che sarebbe andata a finire, ma non noi. Avevamo effettivamente ritenuto una buona idea introdurre i NFT all’interno di Instagram e esplorarne le possibilità anche per retribuire i creator. E invece tutto è stato chiuso in fretta e furia, probabilmente perché anche nella Silicon Valley ora si deve iniziare a stare attenti al centesimo, dopo che il metaverse che ancora non esiste di Mark Zuckerberg ha già bruciato miliardi di dollari, senza cavare un ragno dal buco.

Ad annunciarlo è stato direttamente Stephane Kasriel, che è leader della divisione Prodotti da Meta, via Twitter:

Alcuni news sui nostri prodotti: lungo tutta la compagnia, stiamo guardando a cosa dare la priorità per aumentare la nostra concentrazione. Stiamo chiudendo ai collezionabili digitali (NFT) per adesso, per concentrarci su altri modi per sostenere i creator, le persone e le attività. Primo: un grande ringraziamento a voi partner che avete partecipato con noi a questa avventura e che state facendo un grande lavoro, in uno spazio dinamico. Sono orgoglioso delle relazioni che abbiamo costruito. E guardo al futuro per supportare i molti creatori di NFT che continueranno ad utilizzare Instagram e Facebook per amplificare il reach del loro lavoro. Abbiamo imparato molto di ciò che applicheremo in futuro ai prodotti, sia oggi sia nel metaverse. Fatemi essere chiaro: trovare un modo per collegare creator e attivivtà con i loro fan rimane una priorità così come la monetizzazione di questo rapporto e stiamo per concentrarci in aree dove possiamo fare la differenza, come nel messaging e nella monetizzazione dei Reels. Continueremo ad investire in strumenti fintech che le persone e le attività necessiteranno in futuro. Stiamo migliorando i pagamenti con Meta Pay, rendendo i check out e i pagamenti più semplici e investendo in App di messagistica.

Questa la relativamente lunga lettera di addio del capo della divisione Prodotti di Meta, che in perfetto corporatese ci dice che il matrimonio non si farà e che l’azienda ha di fatto bisogno di concentrare le proprie attenzioni altrove.

La crisi morde

Cosa cambia per il mondo NFT?

Niente. È un mondo che è fortunatamente in ottima salute anche senza Instagram, che in realtà aveva offerto pochissimo alla causa. Quando non c’è trazione, meglio finirla così, dato che comunque sono in diversi gli ecosistemi che stanno nascendo, anche a livello professionale, anche dietro, davanti e insieme ai NFT.

Sulla scelta di Meta, ce ne faremo tutti una ragione. Staremo a vedere se manterrà poi gli impegni nell’altro senso, il senso principale, quello di diventare un… metaverse.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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