Home / Shock ETF Ethereum | Il gestore “Non si farà prima di 1 o 2 anni”

ETF Ethereum shock

Shock ETF Ethereum | Il gestore “Non si farà prima di 1 o 2 anni”

Secondo il CIO di Valkyrie si dovranno aspettare 1-2 anni prima di vedere un ETF Ethereum Spot negli USA.

Secondo il CEO di Valkyrie, Steven McClurg, gli ET Spot Ethereum non vedranno l’approvazione negli Stati Uniti prima di un anno o due. È questo quanto ha affermato ai microfoni di The Block, in un’intervista che è la meno possibilista sull’approvazione di un prodotto di questo tipo.

Valkyrie è un gestore di ETF focalizzato sulle crypto e ha lanciato il suo ETF Bitcoin Spot in concomitanza con il gruppo dei grandi, capeggiato da BlackRock e Fidelity e non ha però ancora inviato una richiesta per un prodotto simile ma con Ethereum in portafoglio.

La dichiarazione di McClurg è in controtendenza rispetto a quella degli specialisti e di diversi gestori di ETF, che vedono invece l’approvazione probabile già entro il prossimo 23 maggio, data che vedrà la scadenza della richiesta di VanEck. Abbiamo fornito questa notizia in anteprima sul Canale Telegram di Criptovaluta.it. È il canale giusto se non vuoi perderti le notizie più importanti per i mercati, in tempo reale.

Valkyrie non ci crede: per l’ETF sono necessari 1-2 anni

Per l’ETF Ethereum serviranno uno o due anni. È questa l’opinione di Steven McClurg, di Valkyrie.

C’è stato un sacco di lavoro per arrivare al lancio dell’ETF Bitcoin Spot da parte dei regolatori, di SEC e dei gestori. È una nuova classe di asset e c’è molto da imparare. E quindi credo che SEC avrà bisogno di molto tempo per capire come dovranno essere gestite le disclosure per un prodotto del genere. E potrebbe volerci un altro anno per comprendere questo aspetto.

Facciamo un passo indietro: il punto fondamentale è che Ethereum sarebbe diverso geneticamente da Bitcoin, cosa vera e della quale parleremo tra poco, e che pertanto SEC avrà bisogno di più tempo per capire come gestire un prodotto del genere e che tipo di lacci dovrà utilizzare per renderlo più o meno sicuro per gli investitori.

Un’opinione che è contraria però a quella di BlackRock, di Fidelity e di altri gestori che hanno inviato la richiesta di approvazione già mesi fa e che ora sono in attesa di risposte da parte dell’agenzia.

Bitcoin e Ethereum sono diversi

E su questo non ci piove. Bitcoin ha avuto una genesi diversa, non ci sono stati token pre-minati, non c’è una Fondazione che ne condiziona comunque lo sviluppo. E non c’è neanche lo staking.

Quest’ultimo aspetto è forse il più spinoso, come vi abbiamo già raccontato proprio su queste pagine. E come abbiamo discusso anche con Henry Jim di Bloomberg in questa nostra intervista esclusiva.

Ci sono gestori… in attesa

L’altra questione che ci preme sottolineare è che anche Bitwise, altro gestore che ha all’attivo un ETF Bitcoin, non ha ancora inviato richiesta di approvazione per un ETF Ethereum. Abbiamo chiesto delucidazioni a Matt Hougan di Bitwise in un’altra intervista esclusiva per il nostro giornale che ci ha confermato che Bitwise vuole essere nella partita, ma sul lungo periodo.

E quindi probabilmente soltanto dopo che ci saranno evoluzioni importanti in questo senso magari per gli altri gestori.

Rimane però ancora un altro mistero. BlackRock non è solita farsi respingere le richieste di approvazione degli ETF. Difficile immaginarsi una mossa da kamikaze, quantomeno per la sua reputazione, da parte di un gigante della gestione capitali che può vantare importanti agganci anche politici.

Il mistero si infittisce: c’è chi come Henry Jim parla di 50/50 in termini di possibilità, chi è più possibilista come noi e Eric Balchunas e chi, come McClurg di Valkyrie, pensa invece che per questa tornata non ci saranno speranze.

Tutto questo mentre soltanto ieri Coinbase ha inviato una lunga lettera a SEC spingendo per l’approvazione.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments